Non si getta via niente: Parigi lancia il ‘bonus riparazione’

Seicento punti autorizzati per dare nuova vita a scarpe e abiti. Al Fondo sono stati assegnati 154 milioni di euro per il periodo 2023-2028

Che la chiave della sostenibilità passi anche per il riuso e non solo per i nuovi materiali, lo ha capito bene la Francia. Il consumo di abbigliamento e calzature è aumentato molto negli ultimi anni, con 700mila tonnellate di prodotti acquistate ogni anno, di cui più di 260mila vengono però buttate via.

Così, dopo il bonus elettrodomestici, Parigi lancia il bonus riparazione anche per abbigliamento e calzature. In questo modo, i consumatori possono accedere a sconti per riparazioni effettuate da professionisti autorizzati.

Un programma “positivo per l’ambiente, ma anche per il potere d’acquisto“, spiega il ministro per la Transizione ecologica, Christophe Béchu, in un video.

Abiti e scarpe potranno quindi essere consegnati in uno dei 600 punti di riparazione autorizzati a livello nazionale (il governo ha reso disponibile un elenco sul sito bonusreparation.fr) e
verrà applicato automaticamente uno sconto sul prezzo della riparazione. Sette euro per un buco, uno strappo o una lacerazione in un capo di abbigliamento, 25 euro per le scarpe in pelle.

I bonus possono essere cumulati fino a un limite del 60% del prezzo della riparazione e ogni consumatore potrà portare tutti i pezzi da riparare che desidera. Ma dovrà trattarsi di una riparazione e non di una modifica, avverte Elsa Chassagnette di Refashion, l’organizzazione ecologica che pilota il Fondo di riparazione e che è stata incaricata dal governo di aiutare l’industria a muoversi verso un’economia più circolare.

Al Fondo di riparazione sono stati assegnati 154 milioni di euro per il periodo 2023-2028, finanziati esclusivamente con fondi privati. Il budget sarà utilizzato per finanziare il bonus e la comunicazione, oltre a campagne di sensibilizzazione dei consumatori sulle riparazioni e corsi di formazione per i riparatori autorizzati.

Nell’ambito dello schema Epr (responsabilità estesa del produttore), basato sul principio “chi inquina paga”, ogni marchio di moda versa un eco-contributo a Refashion, che dovrebbe generare un miliardo di euro nel periodo 2023-2028. Nel 2019 sono stati riparati 16 milioni di capi. Con il bonus, Refashion spera di portare questa cifra a 21,6 milioni entro il 2028.