Sempre più spesso siamo abituati ad ascoltare cattive notizie sulle condizioni di salute del nostro Pianeta malato. Nel migliore dei casi ci spingono a modificare i nostri comportamenti e a diventare più sostenibili, nel peggiore ci fanno piombare in uno stato di ansia e paura che ci fanno sentire senza via d’uscita. Si tratta della cosiddetta ‘eco-ansia‘: la sensazione generalizzata che le basi ecologiche dell’esistenza siano in procinto di crollare.
C’è chi però, attraverso i social, ha scelto un’altra strategia comunicativa per sensibilizzare sul tema. Si chiama Alaina Wood, giovane influencer di TikTok laureata in Sostenibilità e geografia, con un background nella gestione delle acque piovane e dei rifiuti solidi, che dal Tennessee (Stati Uniti) cerca di liberare i suoi follower da una visione apocalittica e scoraggiante per fargli capire che non è troppo tardi per rimboccarsi le maniche. Con i suoi 26 anni e i 300mila follower, @thegarbagequeen (questo il nome del suo profilo) inonda il giovane pubblico con delle “buone notizie sul clima”, rimanendo sempre sorridente, radiosa e ottimista. E motivando i ragazzi, spiegando loro che c’è ancora qualcosa che si può fare per cambiare le sorti del Pianeta.
In qualche modo, si potrebbe dire che Alaina Wood sia l’altra faccia della medaglia di Greta Thunberg. Entrambe appassionate, entrambe preoccupate per le sorti del Mondo, entrambe seguite da migliaia di giovani, come loro attenti alla salvaguardia dell’ambiente. Con due approcci molto diversi ma allo stesso modo efficaci. L’influencer scienziata 26enne è convinta che valga più una buona notizia che non uno spaventoso monito. Che sia più efficace mostrare l’impatto positivo che si può avere sul Pianeta, piuttosto che terrorizzare prefigurando scenari apocalittici.
Perché, come dice la scienziata del clima Katharine Hayhoe: “La paura ci sveglierà, ma non è la paura a motivare un’azione a lungo termine. Se decidiamo che non c’è nulla che possiamo fare per fare la differenza, allora non faremo nulla. E se non facciamo nulla, siamo fregati“.