Imprese, Capé (Bip): Più energia e tecnologia green, meno uso materie prime

“C’è stata un’evoluzione esponenziale. Vale la legge di Moore sul raddoppio della velocità in due anni, ma non solo. Ora che siamo nell’età piena del machine learning e dell’intelligenza artificiale e del quantum computing, diventa ancora più decisivo supportare i clienti nelle loro scelte. I consumi energetici si stima che cresceranno del 25% e contemporaneamente bisognerà raggiungere l’obiettivo Zero emissioni entro il 2050. Sono sfide epocali per le quali bisogna intervenire su tutta la catena del valore, sull’ecosistema”. Così Carlo Capè, cofondatore e Ceo di Bip, gruppo nato in Italia ed ora presente in 13 paesi e con i maggiori centri negli Usa, nel Regno Unito, in Spagna e in Brasile. In un dialogo con il Corriere della Sera spiega: “Cresce la domanda di energia e di tecnologia sempre più green, ridurre i consumi di materie prime. Sono tre le sfide che vediamo soprattutto per le piccole e medie imprese che puntano a crescere: la capacità di sviluppare tecnologie, ridurre il carbon foot print, in modo diretto o indiretto, attraverso i fornitori. E il ruolo sociale, basti pensare a quanto sono diventate rilevanti le certificazioni che indicano i top employer, le aziende più a misura d’uomo. Oltre al remote working sta crescendo il ruolo del near working, e in questa direzione va il nostro piano di presenza sul territorio, con l’apertura in questi ultimi anni di dieci sedi. Sostenibilità e conto economico devono andare insieme”.