Roberta Metsola fa il bis: la candidata del Partito popolare europeo alla guida del Parlamento europeo è stata eletta, oggi, nella sessione costitutiva dell’Eurocamera, con 562 voti sui 623 espressi. L’unica sfidante, l’eurodeputata spagnola della Sinistra, Irene Montero (Podemos) ha incassato 61 preferenze. Classe 1979, avvocata maltese specializzata in diritto e politica europea, sposata dal 2005 con il finlandese Ukko Metsola da cui prende il cognome e con il quale ha 4 figli, Roberta Tedesco Triccas – dopo essere divenuta a gennaio 2022 la più giovane presidente dell’Aula nella storia dell’istituzione Ue – è riuscita oggi ad eguagliare il primato del socialdemocratico tedesco Martin Schulz (2012-2017) nel riuscire a presiedere l’Eurocamera per più di un mandato. “I cittadini guardano a questo emiciclo come un simbolo di standard democratici, di opportunità, di riconciliazione“, ha esordito Metsola nel suo discorso programmatico prima del voto dei 720 eurodeputati. “La nostra deve diventare un’Europa accessibile a tutti, di cui tutti si sentano non solo parte, ma di cui si facciano carico. La polarizzazione nelle nostre società ha portato a politiche più conflittuali, persino alla violenza politica. Le risposte facili che dividono le nostre comunità in ‘noi’ e ‘loro’. Dobbiamo andare oltre questo pensiero a somma zero che ha escluso le persone, che le allontana”, ha proseguito Metsola. “Questa è la Camera che sostiene il contrario. Che vuole costruire anziché distruggere. Che non ha paura di intraprendere la strada difficile. Che è capace di trovare e usare la propria voce per il bene comune”, ha evidenziato. Difesa, competitività, clima, migrazione, digitale, parità di genere: sono alcuni dei temi menzionati da Metsola.
“Lasceremo l’Europa un posto migliore rafforzando la sua competitività: approfondendo il mercato unico, garantendo posti di lavoro di qualità, concludendo accordi commerciali globali, completando la nostra unione bancaria e dei mercati dei capitali e fissando obiettivi attuabili per l’industria”. E, ancora, “lasceremo l’Europa un posto migliore fornendo soluzioni reali sul clima. L’Europa ha un’eredità orgogliosa e sono convinta che possiamo rimanere leader mondiali e trovare un modo per raggiungere i nostri obiettivi in modo da coinvolgere tutti. Ciò consente allo sviluppo sostenibile di andare di pari passo con la protezione del nostro ambiente e del nostro patrimonio naturale”. Inoltre, “lasceremo l’Europa un posto migliore se saremo in grado di sfruttare le opportunità offerte dall’era digitale. Ciò che l’Intelligenza artificiale offre. Dobbiamo restare al passo con i tempi ed essere in grado di raccogliere i benefici e mitigare le conseguenze della disinformazione”. Ma su tutto, il richiamo è all’unità e in questo contesto, la candidata nel suo discorso cita Alcide De Gasperi: “’La tendenza all’essere uniti è una delle costanti della storia’. Disse Alcide de Gasperi 70 anni fa. ‘Parliamo, scriviamo, insistiamo, non lasciamo un istante di respiro; che l’Europa rimanga l’argomento del giorno’. Mi faccio eco delle sue parole che dobbiamo ricordare in questa legislatura”, ha evidenziato Metsola che sottolinea l’obiettivo a mantenere “un Parlamento forte in un’Unione forte” e come “luogo di dibattito e rispetto”.
Tutto ciò a partire da quanto fatto nel corso del primo mandato: “Come presidente, sapete che sono in grado sia di difendere il nostro Parlamento sia di costruire ponti tra le divisioni politiche”, ha evidenziato.
L’Aula ha risposto e ha eletto Metsola al primo turno con Metsola, bis alla guida Parlamento europeo: come lei solo socialdemocratico Schulz – i voti espressi sono stati 699, le schede bianche o nulle 76 e 61 le preferenze per Montero). Due anni e mezzo fa, a gennaio 2022, Metsola fu scelta al primo turno con 458 voti (690 quelli espressi allora, 74 le schede bianche o nulle, e una maggioranza richiesta di 309). Davi Maria Sassoli, nel 2019, all’inizio della passata legislatura, fu eletto al secondo turno, con 345 voti a favore (704 i votanti, 37 le schede bianche o nulle, e la maggioranza richiesta di 334 sì sui 667 voti validi totali). La decima legislatura dell’Ue parte con il bis di Metsola. Tra due anni e mezzo, a inizio 2026, si vedrà se ci sarà o meno la staffetta con i socialisti e dunque un cambio al vertice. Fino ad allora, Metsola, e con lei il Ppe, guiderà l’Eurocamera.