Spazio e difesa, Ue conta su Italia. Kubilius: “Putin non vuole la pace, Trump sta capendo”

Il commissario europeo a Roma visita Thales Alenia Spazio, Centro spaziale del Fucino e Avio di Colleferro: "1000 miliardi di dollari di spese aggiuntive"

Da Bruxelles, forse, la visuale sulle potenzialità dell’Italia era leggermente ‘coperta’. La visita a Roma del commissario Ue alla Difesa e lo Spazio, Andrius Kubilius, è servita soprattutto a toccare con mano realtà come Thales Alenia Space a Roma, il Centro spaziale del Fucino di Telespazio in Abruzzo e la sede di Avio a Colleferro. “L’Italia deve essere orgogliosa di queste realtà e anche l’Europa deve essere orgogliosa di quello che sta raggiungendo in ambito spaziale”, dice il rappresentante del governo von der Leyen.

Le informazioni che ha raccolto gli saranno molto utili nel suo lavoro, visto che a tracciare un quadro del prossimo futuro è proprio Kubilius quando dice che il 21esimo sarà “il secolo dello Spazio. Non solo, per il commissario “nei prossimi decenni dovremo affrontare la rivoluzione spaziale, saremo difronte a nuovi sviluppi, nuove esplorazioni nell’ambito manifatturiero, quindi dobbiamo essere pronti a questa nuova realtà”. Che sarà “fondamentale anche per la Difesa”. Gli obiettivi che l’Europa e la Nato si sono dati sono diversi, ma due in particolare hanno la priorità: “Aumentare le nostre capacità di deterrenza verso la Russia e realizzare capacità concrete sul lungo termine, per essere pronti in caso di retrocessione Usa nel continente europeo”.

La convinzione del commissario europeo, anche grazie alle informazioni fornite dall’intelligence tedesca, è che “la Russia potrebbe testare la nostra resilienza e la nostra risposta con l’articolo 5” e questo potrebbe accadere “già nel 2027”, spiega. Tra l’altro “non sarei così ottimista sul fatto che si riesca davvero ad arrivare alla pace in Ucraina, sulla base dei tentativi fatti finora, perché Putin non vuole la pace”, continua Kubilius parlando davanti alle commissioni Politiche Ue di Camera e Senato. A margine dell’audizione in Parlamento, poi, aggiunge: “Dal mio punto di vista, Putin non vuole la pace e l’Amministrazione degli Stati Uniti ha iniziato a capire che il presidente russo, in realtà, vuole proseguire la guerra. Ragion per cui dobbiamo capire che in questo momento pensa di essere il vincitore di questa guerra”.

Tutte valide ragioni per avere concentrazione massima. “I calcoli degli esperti dell’Istituto strategico di studi spaziali dicono che ci saranno addirittura mille miliardi di dollari di spese aggiuntive da sostenere nell’ambito della difesa – sottolinea -. Dobbiamo cercare di avere una visione chiara”.

In questo scenario, dunque, si spiega l’importanza di puntare sullo sviluppo dello Spazio. Campo nel quale l’Italia si è mossa da tempo: “La Space economy è centrale per l’economia del nostro Paese”, dice infatti il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sottolineando che “un anno fa abbiamo avviato l’iter per la prima legge italiana sullo Spazio”, nella convinzione che serva una proposta normativa condivisa tra gli Stati membri per la futura legislazione spaziale europea. Il responsabile del Mimit, che ha accompagnato Kubilius nelle varie tappe della sua visita alle eccellenze italiane, ricorda che proprio per questo motivo il governo “ha elaborato un non-paper con Germania e Repubblica Slovacca per indirizzare l’Ue in questo. La legge – conclude Urso – dovrà riflettere gli interessi dell’Unione, bilanciare i ruoli pubblici e privati, promuovere il settore spaziale europeo salvaguardando la competitività industriale e puntare all’autonomia strategica”.