Ucraina, Putin apre su “garanzie di sicurezza”. Zelensky giovedì a Parigi coi ‘volenterosi’

Il presidente russo incontra il premier Fico: "Mai messo veto su ingresso in Europa, inaccettabile in Nato". Ue: "Fico non ci rappresenta"

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L’adesione dell’Ucraina alla Nato è inaccettabile per la Russia, poiché contrasta con gli interessi di sicurezza del Paese. Mai negato, invece, l’ingresso nell’Unione europea. Parola di Vladimir Putin che, a colloquio con il premier slovacco Robert Fico a Pechino, apre a un “possibile consenso su garanzie di sicurezza” in Ucraina.Ci sono opzioni per garantire la sicurezza dell’Ucraina in caso di fine del conflitto. Questo è stato anche oggetto della nostra discussione ad Anchorage (con il presidente Usa Donald Trump). E mi sembra che qui ci sia la possibilità di trovare un consenso”, ha spiegato il presidente russo bollando, allo stesso tempo, come “totale assurdità” le affermazioni secondo cui la Russia avrebbe intenzione di attaccare l’Europa.

Dal canto suo il premier Fico guarda “alle opportunità per approfondire ed espandere la cooperazione” con Mosca, ricevendo quasi subito il biasimo dell’Europa. La Commissione europea, precisa un portavoce, “non è rappresentata” dal primo ministro slovacco  nel suo incontro con Putin. Lo stesso Fico ha annunciato di voler incontrare Volodymyr Zelensky venerdì (giovedì è invece atteso l’incontro a Parigi del presidente ucraino con i ‘volenterosi’, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il segretario generale della Nato Mark Rutte). “Si sta creando un nuovo ordine mondiale, nuove regole per un mondo multipolare, un nuovo equilibrio di potere, il che è estremamente importante per la stabilità internazionale“, ha affermato Fico. “Essere parte di queste discussioni significa sostenere il dialogo e non comportarsi come un bambino offeso. È così che si comportano l’Unione Europea e i suoi rappresentanti”, secondo Fico.

Durante il colloquio, il presidente russo ha precisato che quanto riguarda i “piani aggressivi della Russia nei confronti dell’Europa, vorrei sottolineare ancora una volta che si tratta di sciocchezze prive di qualsiasi fondamento”. Di certo, ha ammesso Putin, i paesi della Nato sono diventati “registi di film horror” che continuano a raccontare storie spaventose sui piani aggressivi che la Russia starebbe presumibilmente elaborando: “Continuano a fomentare l’isteria sui presunti piani russi di attaccare l’Europa. Credo che per chiunque sano di mente questa sembri una chiara provocazione o una prova di totale incompetenza“.

Al centro di tutto la guerra in Ucraina che, secondo Putin, “deriva dal fatto che l’Occidente ha incoraggiato un colpo di stato”. Questa è la radice del conflitto, “perché a questo è seguito lo sviluppo in Crimea, nell’Ucraina sudorientale e nel Donbass”. Dal canto suo, ha continuato, “la Russia è stata costretta a difendere i propri interessi e il proprio popolo nel Donbass”. In tutto questo però Mosca “non è mai stata contraria all’adesione dell’Ucraina all’Ue”. Ma “per quanto riguarda la Nato è una questione completamente diversa, poiché riguarda la sicurezza a lungo termine della Russia”. “ La nostra posizione è nota, la consideriamo inaccettabile”, ha bollato.

Intanto, un nuovo incontro dei ‘volenterosi’ europei con Zelensky è previsto giovedì a Parigi. Come confermato dalla presidenza ucraina, il leader ucraino incontrerà la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il Segretario Generale della NATO Mark Rutte e i leader di Germania, Francia e Regno Unito. Nelle ultime settimane, la questione delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina sostenute dall’Occidente ha dominato gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti per porre fine all’invasione russa. I colloqui, presieduti congiuntamente dal Presidente francese Emmanuel Macron e dal Primo Ministro britannico Keir Starmer, e a cui parteciperà anche il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, si concentreranno sulle “garanzie di sicurezza per l’Ucraina”, ha scritto Mykhailo Podoliak, consigliere della presidenza ucraina, su X. Macron e Starmer, alla guida di una “coalizione di volenterosi”, composta da una trentina di paesi principalmente europei che sostengono l’Ucraina, stanno cercando di presentare una solida offerta europea per proteggere gli ucraini da un possibile futuro attacco russo, qualora si raggiungesse un accordo di pace. La premier italiana Giorgia Meloni parteciperà in videoconferenza. L’Ucraina, che ritiene che i russi tenteranno di invadere nuovamente anche se si trovasse una soluzione a questa guerra, chiede una forza di peacekeeping europea e garanzie di difesa in stile Nato se la sua adesione all’Alleanza non verrà presa in considerazione.