L’Europa che sarà: sempre più verde, sempre meno ideologizzata

E' la linea che emerge dai GeaTalk: la decarbonizzazione non deve fermarsi ma non bisogna ripetere gli errori del passato. Tutto sospeso tra promesse e realtà

Nell’approssimarsi delle elezioni europee – è iniziato il count down dell’ultimo mese – con i nostri GeaTalk stiamo sondando programmi e intenzioni dei candidati dei vari partiti per coglierne gli aspetti meno esposti e più nascosti. Ora: da destra e da sinistra (e ovviamente dal centro) sta emergendo la necessità di ridisegnare l’Europa. Non che ‘questa’ sia stata completamente un flop, tenuto conto della pandemia e di due guerre, ma ‘quella che verrà’ dovrà essere innestata su presupposti diversi, in linea con gli avvenimenti e con i cambiamenti degli ultimi anni. In tutto e su tutto, è dirimente un approccio differente al Green Deal, che Forza Italia – e per estensione del concetto il Ppe – intende riformulare in Good Deal.

La ricetta? Pressoché la stessa. Partendo dalla premessa che il processo di decarbonizzazione non può arrestarsi e che il futuro deve essere necessariamente più green, la grande sfida che tutti si pongono è quella di una transizione per gradi, non a tappe forzate, ovvero di una politica verde che sappia mettere insieme la cura del Pianeta e la cura dei conti. La sostenibilità, in fondo, deve avere tre accezioni: ambientale, economica e sociale. Trovare il mondo di armonizzare queste tre esigenze è quanto mai complicato, rifuggere dalle ideologie e dagli estremismi un esercizio di tale buonsenso da risultare quasi banale. Eppure è ciò che emerge dai nostri confronti, il punto di caduta di ragionamenti che si basano sulle esperienze passate (da non ripetere) e target futuri da raggiungere.

Avanti con le rinnovabili, stop alle fonti fossili, si alla riduzioni delle plastiche, si ad un’agricoltura più sana, stop all’uso indiscriminato di fitofarmaci, poi il nucleare che torna a fare capolino, poi l’esigenza di avere il supporto dei capitali privati per finanziare la transizione… Da destra e da sinistra, e ovviamente dal centro, la linea è tracciata. La sfida delle sfide e capire se, a elezioni concluse, a Parlamento nominato, a Commissioni composte, tutto quanto è stato detto e promesso verrà messo a terra.