Macron: La Francia vuole ispirarsi alla strategia del Marocco nel Sahel

Il Presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato martedì a Rabat che il suo Paese vorrebbe trarre ispirazione dalle azioni del Marocco in Africa, in particolare nella regione del Sahel. La stabilità, l’apertura e lo sviluppo del Marocco sono “beni impareggiabili che riconosciamo al loro vero valore e che potrebbero ispirare molte iniziative comuni” in queste regioni, ha dichiarato il capo di Stato francese in un discorso pronunciato in una sessione congiunta delle due camere del Parlamento, in occasione della visita di Stato che ha iniziato lunedì nel Regno. Lo riferisce l’agenzia di stampa Map.
Macron ha colto l’occasione per esprimere l’impegno della Francia a costruire relazioni rinnovate con i popoli e gli Stati dell’Africa, osservando che il Marocco, “in virtù della sua geografia, della sua storia, della sua cultura e della visione dei suoi sovrani, afferma da tempo la sua vocazione di piattaforma, di tramite, di percorso unico”.
In questo contesto, ha sottolineato il bisogno dell’Africa di una stabilità rispettosa dei suoi popoli e di progetti di sviluppo per i giovani africani. Contando su questa nuova strategia, in cui Francia e Marocco potranno lavorare insieme in questa regione, il presidente francese ha espresso la volontà del suo Paese di “costruire una nuova strategia di partenariato”.
Questo nuovo partenariato con l’Africa è quello che “vogliamo costruire insieme”, in tutto il continente, attraverso l’istruzione, l’agricoltura, i progetti ecologici, la tecnologia digitale e l’energia, ha continuato Macron, sottolineando l’esistenza di azioni congiunte in questi settori. “Tra il Marocco e la Francia c’è una storia che ci appartiene, ma che si apre verso l’Europa e si apre verso l’Africa”, ha proseguito Macron. Ha poi sottolineato che il Marocco svolgerà sempre un ruolo di porta d’accesso a “un’Africa da sogno”.
Di fronte alle sfide del secolo, il presidente francese vede nel legame unico di amicizia tra Parigi e Rabat una “opportunità storica”, anzi “un dovere strategico” per costruire tra i due Paesi, ma anche tra l’Unione Europea e il Maghreb, e oltre l’Africa, “un progetto che offra ai nostri popoli, alle nostre economie, la possibilità di prosperità, di sicurezza, un orizzonte assolutamente nuovo”.