È in via di “finalizzazione” il Piano della mobilità ciclistica, che contiene “proposte di governance che verranno discusse con le associazioni per avere il loro parere prima dell’approvazione“. Ad annunciarlo è stato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, alla presentazione di Appennino Bike Tour, campagna organizzata da Legambiente e Vivi Appennino insieme a Misura, che dal 21 giugno al 21 luglio farà conoscere e vivere in bici 3100 chilometri, da Altare (Savona) ad Alia (Palermo). “ Qualche mese fa – ha ricordato il ministro – mi è stato presentato il Piano, ma l’ho rimandato indietro perché non coglieva in pieno il cambiamento culturale in atto. Ora il documento, atteso da molto tempo, è in via di finalizzazione, ci lavoreremo questo weekend e dedica maggiore attenzione a sicurezza e integrazione tra infrastrutture“.
Il “cambiamento culturale” è uno dei punti su cui ha insistito di più Giovannini. “Gli investimenti nelle ciclovie – ha detto – non sono più un divertimento, ma sono ormai parte integrante della politica degli enti locali“. Scherzando, ha ricordato che le Regioni si sono “azzuffate” sulle risorse da destinare alle piste ciclabili, “proprio come hanno sempre fatto su strade e ferrovie“. Parallelamente, ha aggiunto, “nel 2021, pur senza incentivi, è aumentato il numero di biciclette vendute“. Il boom, ha spiegato, è paragonabile a quello del 2020, quando in piena pandemia era stato introdotto il Bonus Bici. “Segnale – ha detto Giovannini – che la mentalità è cambiata“, a tal punto che “abbiamo un progetto di ministero sostenibile” che, comprende ad esempio, stalli per le bici nelle diverse sedi e una convenzione per il car sharing dei dipendenti.
E ancora, parlando di biciclette, il ministro si è lasciato andare a una battuta. “Dovreste – ha detto rivolgendosi alle associazioni presenti – invitare il ministro Colao. Lui sì che è un grande ciclista. Io invece non tanto, ma ho una scusante: mi hanno rubato la bici durante una domenica a piedi della crisi energetica del ’73. L’ho preso come un segno del destino”.
Dal tavolo di presentazione dell’Appennino Bike Tour, Giovannini, infine ha lanciato una proposta. “Il Gruppo Ferrovie dello Stato – ha detto – sta sperimentando un enorme interesse per le ferrovie storiche e i treni storici. È un altro segnale molto importante di attenzione a un turismo diverso“, più sostenibile. “Forse vale la pena – ha aggiunto il ministro rivolgendosi al tavolo dei relatori – vedersi con Trenitalia per cercare di capire” come integrare l’app CicloAPPennino – che consente di avere informazioni su oltre 300 punti di interesse che si incontrano lungo il tracciato – proprio con le iniziative di Fs. Ad esempio, ha suggerito Giovannini, “l’app potrebbe essere pubblicizzata sui treni” delle linee locali, in modo da raccontare ai viaggiatori nuovi modi per “scoprire il nostro territorio“. “Anche perché – ha concluso – sempre di più i nuovi treni prevedono nuovi spazi dedicati alle biciclette“.
Dell’efficienza e della capillarità del sistema di mobilità, con le sue reti, vettori e nodi di interscambio, si parlerà mercoledì 11 maggio nel corso di un evento online, durante il quale il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili presenterà il Rapporto ‘Verso un nuovo modello di mobilità locale sostenibile’, che descrive la situazione della mobilità locale in Italia, con particolare riferimento al trasporto pubblico.