In Europa le auto ibride plug-in non vanno più di moda

Il mercato ha visto per la prima volta diminuire la quota delle auto ibride plug-in nel terzo trimestre, mentre le ibride leggere e le auto elettriche hanno continuato a guadagnare terreno

Ci sono segnali di cambiamento nel mercato dell’auto. Il mercato europeo ha visto per la prima volta diminuire la quota delle auto ibride plug-in nel terzo trimestre, mentre le ibride leggere e le auto elettriche hanno continuato a guadagnare terreno, secondo i dati pubblicati dalle case automobilistiche. Gli ibridi plug-in (PHEV), veicoli con un motore a combustione e un piccolo motore elettrico, hanno rappresentato l’8,5% delle vendite di auto nuove tra luglio e settembre in un mercato europeo che si sta leggermente riprendendo dopo lunghi mesi di crisi, ha dichiarato l’Associazione Europea dei Produttori di Automobili (ACEA) in un comunicato.
Le vendite di ibridi plug-in sono diminuite del 6% rispetto all’anno precedente, con 184.000 veicoli venduti. Questi modelli hanno subito un forte calo sui mercati francese e italiano, che ne erano ghiotti, ma rimangono in equilibrio in Germania. Per molti esperti, gli ibridi plug-in combinano gli svantaggi dei motori a combustione (inquinamento atmosferico) con quelli dei motori elettrici (peso e prezzo elevati dovuti ai due motori). Quando non vengono ricaricate regolarmente, queste auto soffrono di un consumo di carburante molto elevato. Ma per alcuni automobilisti che combinano lunghe distanze in autostrada con l’uso urbano, le ibride plug-in sono ancora considerate un’alternativa al diesel.
Da parte loro, le vendite di auto a benzina e diesel hanno continuato a diminuire leggermente dopo i forti cali dei trimestri precedenti: la benzina rimane la prima auto venduta con una quota di mercato del 37,8%, ma è scesa del 3,3% su base annua, con 823.000 veicoli venduti. Le vendite di diesel sono scese del 4,7% a 361.000 unità e ora hanno solo una quota di mercato del 16,5%. Si prevede che queste cifre continueranno a diminuire gradualmente fino al 2035: l’UE ha concordato a fine ottobre questa scadenza per il passaggio del mercato automobilistico a zero emissioni di gas di scarico, condannando la benzina e il diesel per le nuove auto.
Poiché il mercato automobilistico continua a essere frenato dalla carenza di chip elettronici, i produttori si sono concentrati sulla produzione di modelli elettrici e ibridi, che continuano a crescere. I modelli completamente elettrici rappresentano ora l’11,9% del mercato, pari a 259.000 auto vendute (+22% rispetto all’anno precedente), con forti aumenti nel trimestre in tutti i principali mercati ad eccezione dell’Italia.
Le ibride leggere, che si ricaricano durante la guida, sono cresciute del 6,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 492.000 unità e una quota di mercato del 22,6%. Secondo uno studio pubblicato mercoledì dall’azienda Inovev, l’aumento delle auto elettriche potrebbe favorire soprattutto la Spagna.