Parigi dice addio alle trottinettes: dal primo settembre vietati monopattini elettrici

A decidere di eliminare lo sharing era stato un referendum dello scorso aprile, con cui la città aveva espresso il proprio disappunto per questa forma di mobilità leggera

Ancora una manciata di giorni e Parigi sarà ufficialmente la prima capitale europea a vietare lo sharing dei monopattini elettrici, dopo il referendum dello scorso aprile, con il quale i parigini hanno detto ‘no’ alle trottinettes. Dopo averli accolti nel 2018, dal primo settembre la città si unisce, quindi, a Barcellona (in Spagna) e a Montreal (in Canada), dove i veicoli leggeri a due ruote in sharing sono già stati completamente vietati. A Lisbona il loro numero sarà presto dimezzato.

I tre operatori privati del settore, Lime, Tier e Dott, hanno tempo fino al 31 agosto per ritirare l’intera flotta che sarà trasferita a Bordeaux, Berlino, Tel Aviv e in Belgio. Dott ha iniziato a rimuovere i suoi 5.000 scooter a metà luglio, al ritmo di 500 a settimana per il momento e Tier manterrà un terzo della sua flotta per gli altri 80 comuni che serve nella regione dell’Ile-de-France, ad esempio intorno a Marne-la-Vallée o Saint-Germain-en-Laye. Il resto della flotta sarà inviato a Berlino in Germania o a Varsavia in Polonia.

Lime intende omaggiare il capoluogo francese e tutti gli utenti parigini con un’ultima dedica: una cartolina celebrativa accompagnerà fino a fine mese le 5.000 trottinettes raccontando l’incredibile viaggio che durava dal 2018, mostrando i chilometri percorsi – 87.451.328 per la precisione – e il risparmio di 28.613 tonnellate di CO2. Lime svela anche dove verranno convogliati i monopattini che non saranno più utilizzati per perseguire la loro missione di decarbonizzazione del trasporto urbano: a nord, verso Lille, Londra, Copenaghen e la Germania, dove avranno una seconda vita. Ma per Parigi, spiega la società, “è solo un arrivederci” perché Lime sta adattando i suoi servizi affinché le biciclette elettriche in sharing continuino a essere a disposizione dei cittadini.

A promuovere il referendum di aprile era stata la sindaca Anne Hidalgo che aveva fatto campagna per il “no”, sottolineando che la rimozione di questa sorta di scooter avrebbe ridotto il “fastidio” sui marciapiedi della sua città. I monopattini sono accusati dai loro detrattori di essere abbandonati ovunque nello spazio pubblico, di sfiorare a tutta velocità i pedoni sui marciapiedi e di avere uno scarso primato ecologico perché vengono rottamati dopo pochi mesi.

Dopo la morte di una donna italiana di 32 anni nel giugno 2021, investita da un monopattino elettrico su cui viaggiavano due persone, Parigi aveva costretto gli operatori a limitare la velocità a 10 km/h in 700 aree densamente popolate. Introdotti nel 2018 a Parigi, allora pioniera nel settore, i monopattini in sharing hanno gradualmente perso il loro lato giocoso e utile per diventare “oggetto di tensione” tra i parigini, secondo Hidalgo, che ha moltiplicato le misure per regolamentarli prima di sostenere il loro divieto assoluto. In generale sono stati coinvolti in 408 incidenti a Parigi nel 2022, in cui tre persone sono morte e 459 sono rimaste ferite, secondo le autorità.