
Photocredit: PETRONAS
Ricerca scientifica, economia circolare e inclusione sociale: sono i tre pilastri su cui PETRONAS Lubricants International (PLI) costruisce la propria visione di sostenibilità. L’azienda, parte del gruppo energetico malese PETRONAS, ha scelto la sede torinese, al confine tra i comuni di Villastellone e Santena, come centro di riferimento globale per l’innovazione nei lubrificanti e nei fluidi per la mobilità del futuro. Un modo, anche, per valorizzare l’eredità dello storico marchio Fiat Lubrificanti e la centralità dell’industria automotive italiana.
Il Centro Globale di Ricerca e Tecnologia, dove operano circa 100 ricercatori tra laboratori, sale motori e altri dipartimenti tecnici, non è solo un laboratorio di chimica applicata: è anche un esempio di efficienza energetica e di economia circolare. “La sostenibilità non è soltanto nei nostri prodotti – ha spiegato a GEA Ciro Lupo, Business Head Italy and Africa di PETRONAS Lubricants International – ma è un modo di vivere all’interno dell’azienda. Qui a Santena, per esempio, agiamo come veri e propri ‘energy provider’: l’energia prodotta durante i test di frenata viene recuperata e reimmessa nel sistema per alimentare il centro e, in parte, anche la comunità”. Un approccio che si traduce in impegno concreto. “Oggi i nostri investimenti in Ricerca e Tecnologia sono destinati a migliorare la sostenibilità ambientale – ha aggiunto Lupo –. Ci concentriamo su prodotti che riducono i consumi, prolungano la durata del motore, diminuiscono le emissioni e rendono più efficienti le flotte. Ma la sfida non è solo tecnologica: è culturale e industriale”.
Occasione per ribadire la volontà di mantenere un approccio sostenibile è fornita dalla presentazione della nuova gamma PETRONAS Urania, il marchio di riferimento per il settore dei veicoli commerciali. PETRONAS ha voluto allargare la platea di lubrificanti che fanno parte della gamma, cercando di mettere a disposizione dei clienti il giusto fluido per ogni situazione. A cominciare dall’innovazione delle formulazioni sintetiche con tecnologia brevettata StrongTech, il sistema additivo di PETRONAS che “prolunga la durata dell’olio, protegge il motore e ne mantiene la pulizia”, offrendo una riduzione dei costi del carburante. Un dettaglio non trascurabile in un contesto dove il costo del lubrificante incide solo per l’1% sul totale, ma influenza fino al 30% dei costi legati al carburante e alla manutenzione. PETRONAS ha anche lavorato sul versante della denominazione dei prodotti e sul loro packaging, per rendere più facilmente identificabili i lubrificanti, su quello del valore garantito al cliente e sulla compatibilità futura dei prodotti con i motori a combustione interna che verranno: dall’Euro 6 attuale al futuro Euro 7. Soprattutto, però, ha inserito in gamma prodotti specifici per i veicoli commerciali leggeri, caratterizzati da livelli diversi di viscosità e compatibili con veicoli di diversi costruttori. “I veicoli commerciali leggeri hanno esigenze diverse perché hanno utilizzi diversi rispetto alle auto, ma anche rispetto ai pesanti. Il loro utilizzo è prettamente cittadino, sono sottoposti a frequentissimi start/stop e a condizioni di traffico spesso stressanti sia per il veicolo, sia per il motore. Per questo c’è bisogno di prodotti diversi, con specifiche che rispecchino le esigenze reali dei veicoli stessi”, ha spiegato Fulvio Savio, Marketing Manager Italy& Africa.
Sul fronte della mobilità, Ciro Lupo invita alla prudenza rispetto a una visione univoca della transizione. “Oggi il nostro approccio è quello della neutralità tecnologica – ha spiegato –. Sviluppiamo soluzioni per motori elettrici, ibridi e tradizionali, perché crediamo che il percorso verso la decarbonizzazione debba prevedere più strade e non un solo modello. La diffusione dei veicoli elettrici in Italia è ancora limitata, mentre il parco circolante resta per oltre il 90% composto da motori convenzionali. Serve equilibrio tra innovazione, realismo e sostenibilità economica”. Un equilibrio che PETRONAS Lubricants International persegue anche nel dialogo con le istituzioni europee. “Le regole servono – ha aggiunto – ma devono accompagnare il mercato, non soffocarlo. L’obiettivo di ridurre le emissioni resta fondamentale, ma va perseguito attraverso più tecnologie e una transizione giusta, capace di proteggere l’industria e l’occupazione”.
“A differenza del truck ci si aspetta che per la parte dei veicoli leggeri, quindi specialmente il porta a porta, ci si muova più velocemente verso l’elettrico come naturalmente farà poi il passenger car – ha aggiunto Fausto Lupone, Technical Support. Manager Italy and Automotive Expert EMEA – Ci sono grandi distributori che hanno già flotte elettriche. Da quel punto di vista vediamo un’elettrificazione più veloce sulla parte LCV (Veicolo Commerciale Leggero) e noi come azienda stiamo lavorando e continuiamo a lavorare per creare tutti i prodotti per l’elettrico e la copertura di quei mercati”.
PETRONAS Lubricants International è tra i soci fondatori del Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati (Conou), con cui collabora da decenni per la raccolta e rigenerazione degli oli esausti. Ogni anno in Italia vengono recuperate oltre 190 mila tonnellate di olio lubrificante usato, trasformate in nuova materia prima grazie a un processo completamente tracciato, dalla raccolta nelle officine fino ai laboratori di analisi. “L’utilizzo di oli rigenerati è uno degli elementi che ci consente di essere più sostenibili – ha ricordato Lupo –. È una pratica che conosciamo da sempre: già negli anni Novanta avevamo introdotto la gamma ‘Zero Impact Trend’, quando la questione ambientale non era ancora una priorità del mercato”.
La rigenerazione è uno degli esempi più efficaci di economia circolare, capace di trasformare un rifiuto pericoloso in una risorsa. Il modello adottato da Conou e PETRONAS Lubricants prevede che nessuna quantità di olio venga dispersa, garantendo così la chiusura del ciclo produttivo e la valorizzazione delle risorse.
La strategia ambientale di PETRONAS Lubricants non si limita alla produzione industriale. Nel Centro torinese sono state installate sei arnie per la tutela della biodiversità e la protezione delle api, indicatori fondamentali della salute ambientale. Allo stesso tempo, l’azienda partecipa a progetti di sensibilizzazione come ‘C’è un mare da fare’, che promuove il monitoraggio e la raccolta dei rifiuti marini lungo le coste italiane. “E’ logico pensare che api e lubrificanti c’entrino poco insieme, ma la presenza delle arnie, e la conseguente produzione di miele, ci consentono chiaramente di poter dare il nostro contributo alla comunità che ci circonda, di essere utili al territorio su cui operiamo”, ha spiegato Lupo.
Anche sul fronte del packaging, PETRONAS Lubricants ha introdotto soluzioni innovative: le nuove confezioni dei prodotti PETRONAS Syntium riducono l’uso di plastica fino al 90%, contribuendo in modo tangibile alla diminuzione dell’impronta ecologica. “Essere sostenibili significa guardare a tutto il ciclo di vita del prodotto, dall’approvvigionamento delle materie prime fino al fine vita”, ha spiegato Lupo. “Per questo lavoriamo su materiali riciclati, processi più efficienti e filiere integrate. L’obiettivo è raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, in linea con la strategia globale del gruppo PETRONAS”.
Accanto alla ricerca e alla tecnologia, PETRONAS Lubricants pone grande attenzione alle persone. Nella sede di Villastellone/Santena, la presenza femminile raggiunge il 25%, una percentuale superiore alla media del settore automotive in Italia e l’azienda ha ottenuto la ‘certificazione per la Parità di Genere UNI/PdR 125’, rilasciata da Bureau Veritas. In questa direzione va il Live Talk organizzato il 27 novembre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne a cui parteciperanno Gino Cecchettin, presidente Fondazione Giulia Cecchettin; Lorenzo Gasparrini, filosofo femminista, formatore e scrittore ; Stefania Vivona, Titolare Autofficina Vivona; Caterina Pressenda, volto dello spot TV del Network di officine PETRONAS, e Matilde D’Errico, autrice e regista di Amore Criminale; autrice e conduttrice di Sopravvissute. Inoltre, con il programma ‘Our Road to Parity’, PETRONAS Lubricants Italy promuove la cultura della diversità e dell’inclusione attraverso iniziative interne, giornate tematiche e la partecipazione a eventi come l’Inclusion Job Day’, dedicato all’inserimento lavorativo di persone con disabilità o appartenenti a categorie protette. “Essere sostenibili significa anche creare un ambiente di lavoro equo, inclusivo e attento alla genitorialità”, ha sottolineato Lupo. “Le aziende che investono sulle persone costruiscono valore nel lungo periodo, perché la sostenibilità passa prima di tutto attraverso il capitale umano”.
Dalla rigenerazione degli oli al recupero energetico, dal packaging sostenibile alla parità di genere, l’esperienza di PETRONAS Lubricants in Italia mostra come l’innovazione industriale possa diventare strumento di coesione ambientale e sociale. La sostenibilità, per l’azienda, è una strategia che unisce competitività e responsabilità. “Il futuro della mobilità non dipende solo dai veicoli che guideremo, ma da come li costruiremo, li manterremo e li alimenteremo”, ha concluso Lupo. “Per questo crediamo in una ricerca che non separi la tecnologia dalle persone e dall’ambiente: solo così la transizione potrà essere davvero sostenibile”.