Nel 2018 prendono una decisione: smettere di costruire mezzi diesel. Meno di quattro anni dopo presentano il primo autobus a idrogeno completamente made in Italy. “In realtà si tratta quasi di un secondo battesimo per questo mezzo”, spiega Fabio Magnoni, direttore generale di Rampini SpA. Il primo prototipo risale infatti a dieci anni fa: “Era prematuro. E per questo era stato messo in standby. Ma a suo modo visionario”. L’azienda – Pmi da 100 dipendenti e 24 milioni di fatturato, di cui il 10% investito in ricerca e sviluppo ogni anno – opera da anni nella progettazione e produzione di autobus elettrici e ibridi. Tutti realizzati nello stabilimento umbro di Passignano sul Trasimeno.
Da quel primo prototipo i tempi sono cambiati. Prima la decisione di dedicarsi interamente a mobilità a basso impatto ambientale: “Una scelta che, in quel momento, aveva sollevato non pochi dubbi nel mondo industriale” spiega Magnoni. Poi l’investimento sull’idrogeno: “I segnali che arrivavano dal mercato andavano in simbiosi con le scelte europee e con la linea tracciata dal Pnrr” continua il direttore generale, “per questo abbiamo ripreso il nostro progetto di autobus a idrogeno e l’abbiamo completamente rinnovato a livello di architettura e design così come nella tecnologia delle celle a combustibile”.
Il modello presentato a istituzioni e stampa si chiama Hydron, è lungo 8 metri e largo 2,20 metri, viaggia alla velocità di 70km/h; può trasportare fino a 48 passeggeri ed è dotato di accesso e di postazione per persone diversamente abili. È costruito per non emettere materiale inquinante: gli unici prodotti di scarto generati durante il funzionamento sono calore e vapore acqueo. Alimentato a cella combustibile a idrogeno, l’autobus ha un’autonomia di 450 chilometri, ed è pensato per essere impiegato nella mobilità urbana.
Lo potremo vedere in particolare nei centri storici, dove le dimensioni ridotte dei veicoli sono una condizione necessaria. “Abbiamo fornito mezzi elettrici di taglia simile” spiega, ad esempio, Magnoni, “in centri come Siracusa o Baden-Baden, tutte città con caratteristiche peculiari, così come 24 autobus da 6 metri fanno parte della flotta nel centro storico di Madrid”.
La presentazione è l’occasione per l’azienda di dare un segnale importante nell’ottica della transizione ecologica: “Le Pmi che investono in questo settore ci sono” dice Fabio Magnoni, “Noi chiediamo che gli aiuti europei destinati al nostro paese siano investiti prendendo spunto anche da momenti come questo. I prodotti ci sono, la solidità c’è, e le competenze ingegneristiche delle persone in Italia sono un patrimonio unico. Serve un rapporto più stretto tra pubblico e privato”.
(Photo credits: https://www.rampini.it/)