Stellantis vede un futuro green per Mirafiori: dal 2023 hub per economia circolare

Il Gruppo annuncia altri investimenti in Italia, dopo la gigafactory a Termoli e la linea unica per la piattaforma Medium a Melfi, e lo fa strategicamente a Torino

Nuove produzioni e un polo per il riciclo dell’auto nel comprensorio di Mirafiori. Con un impegno di 550 assunzioni a regime, entro il 2025. Stellantis annuncia altri investimenti in Italia, dopo la gigafactory a Termoli e la linea unica per la piattaforma Medium a Melfi, e lo fa strategicamente a Torino, in occasione del nuovo incontro tra l’amministratore delegato del gruppo Carlos Tavares, il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il sindaco, Stefano Lo Russo, sul futuro dello stabilimento e sull’impiego degli spazi che sono e che rimarranno liberi.

La linea è dunque segnata: per Mirafiori il gruppo vede un futuro green con due progetti utili a ribadire il ruolo chiave del polo torinese (oltre che la centralità della sua presenza in Italia). Da una parte, l’intesa con il partner Punch Powertrain per l’ammodernamento degli impianti esistenti nel reparto meccaniche e la realizzazione di una nuova piattaforma dedicata alle trasmissioni elettrificate, prevista per la seconda metà del 2024 (un’intesa che punta a “soddisfare la crescente domanda di auto elettriche e a raggiungere gli importanti obiettivi presentati nel piano strategico Dare Forward 2030”, come spiega il gruppo); dall’altra, la creazione del principale Hub per l’economia circolare, che sarà inaugurato nel corso del 2023 per garantire modelli di produzione e consumo sostenibili. Un progetto generale che, a regime nel 2025, porterà occupazione per 550 persone. “Sono due ottime notizie per Mirafiori – ha spiegato Tavares – A Mirafiori abbiamo una capacità di 2 linee da 300mila unità l’una. Quindi possiamo produrre 600mila trasmissioni l’anno, come nello stabilimento francese di Metz. La capacità di questi due siti è così di 1,2 milioni di trasmissioni l’anno“.

Per Regione e Comune si tratta di un “passaggio storico: da mesi, infatti, in questa già collaudata ‘concordia istituzionale’ tutta sabauda, Il governatore Cirio e il sindaco Lo Russo premono perché Tavares dia rassicurazioni sul futuro di Mirafiori, non solo in termini di occupazione (capitolo a parte resta invece tutto l’indotto torinese legato all’automotive, ancora segnato dalla crisi del settore e dai costi dell’energia), ma anche di riconversione degli spazi. “È un momento importante frutto della volontà di rafforzare il radicamento di Stellantis in Piemonte e di un intenso lavoro tecnico per esplorare tutti gli strumenti e le opportunità utili a mantenere e attrarre a Torino futuri investimenti strategici”, dicono il governatore e il sindaco. “Il fattore chiave per la crescita è infatti favorire la competitività industriale attraverso la logistica, l’energia, la riqualificazione e la riorganizzazione del territorio” spiegano. Un percorso di impegno reciproco che è stato sancito con un primo documento d’intenti firmato da Regione, Comune e Stellantis per insediare in Piemonte, nello stabilimento di Mirafiori, la sede del primo hub europeo del Gruppo dedicato all’economia circolare. Tra i punti del documento d’intenti c’è l’impegno di Stellantis a operare nello stabilimento con tre attività progettate per aumentare la sostenibilità produttiva: rigenerazione di componenti, ricondizionamento e smantellamento di veicoli. La Regione si impegna poi ad approfondire la possibilità di mettere a disposizione del Gruppo stock di energia a prezzi calmierati per offrire condizioni analoghe a quelle di altri Paesi, oltre al supporto per i progetti di ricerca e sviluppo e di formazione professionale per accrescere le specifiche competenze necessarie alla forza lavoro. Rilevante ai fini del buon esito dell’operazione anche l’apporto della Città, che si impegna a sviluppare gli adeguati interventi in ambito urbanistico, edilizio, viabilistico e relativi al trasporto pubblico locale che si rendessero eventualmente necessari affinché l’insediamento della nuova filiera industriale sia il più facilitato possibile, anche nell’ottica di valorizzare il fondamentale contributo delle aziende dell’indotto.

Soddisfatti infine i sindacati, visto che Tavares ha parlato anche di un incremento della produzione della Fiat 500 Bev fino a 90.000 vetture l’anno. Per quanto riguarda l’hub di economia circolare, “abbiamo chiesto che in modo prioritario si attinga al bacino degli attuali occupati di Mirafiori, giacché il nostro obiettivo è naturalmente ridurre e poi superare l’utilizzo della cassa integrazione”, fanno sapere dalla Uilm.