“Io alcune scelte europee le ho condivise moltissimo, su altre sono dubbioso”. Lo dice Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, in una intervista a La Stampa. E spiega: “Ho apprezzato molto la scelta europea compatta di avere una posizione chiara e netta sull’aggressione dell’Ucraina. Contesto invece quando ci danno delle regole bizzarre come il semaforo che vorrebbero mettere sui prodotti alimentari”. Fedriga parla di Pnrr: “Il Pnrr è finanziato da risorse a debito: indiretto – nel caso del debito europeo che pagheremo pro quota – o diretto. Quindi dev’essere un investimento che può fare crescere il Paese. Su certe scelte l’obiettivo mi pare centrato, credo che invece su altre sia necessaria una seria riprogrammazione. L’Europa dovrebbe mettere in discussione alcune regole. Per esempio, l’obbligo di escludere progetti strategici europei perché non possono essere conclusi nel 2026”. Nello specifico “parlo della mia terra: il collegamento Venezia Trieste, parte del Corridoio 5, la linea europea che dovrà congiungere Lisbona a Kiev. Non possiamo finanziarlo con i soldi del Pnrr perché è tecnicamente impossibile concluderlo nel 2026. E contemporaneamente vengono dati 500 milioni di euro a Cinecittà”.