Dal 26 ottobre imprese e professionisti potranno richiedere un contributo economico per acquistare e installare infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici. La notizia la dà il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, durante il question time della Camera: “Attraverso una piattaforma gestita da Invitalia, imprese e professionisti potranno richiedere un contributo economico“, scandisce.
Con due decreti direttoriali, Pichetto fissa le date di avvio della piattaforma: si parte alle 10.00 del 26 ottobre con la compilazione della domanda. L’invio sarà possibile a partire dal 10 novembre e la chiusura dei termini fissata alle 17.00 del 30 novembre. “Con questa importante novità rivolta agli operatori economici – spiega il ministro – vogliamo accompagnare la crescita della mobilità elettrica nel Paese, già fortemente sostenuta dal Pnrr”. Le agevolazioni sono rivolte a imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e a singoli professionisti, per un importo pari al 40% delle spese ammissibili sostenute successivamente al 4 novembre 2021 e oggetto di fatturazione elettronica. Queste possono riguardare l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese di installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Il contributo copre, fino al limite massimo del 10% del costo per l’acquisto e messa in opera, anche le spese sostenute per la connessione alla rete elettrica e quelle per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.
Le risorse disponibili per il bonus colonnine sono 87,5 milioni: 70 serviranno a sostenere le imprese per l’acquisto di infrastrutture di ricarica dal valore complessivo inferiore ai 375.000 euro, mentre 8,75 milioni sono stanziati per un valore superiore alla stessa soglia. I restanti 8,75 milioni sono invece rivolti ai professionisti. “Con questo contributo – rivendica Pichetto – garantiamo un sostegno alle imprese e professionisti nel processo di transizione ecologica delle attività produttive”.