Combattere lo spreco alimentare, soprattutto a tavola, promuovendo l’adozione della ‘doggy bag’, la pratica di portare a casa il cibo non consumato al ristorante. A offrire l’occasione sono le tre proposte presentate autonomamente da Lega, Pd e Forza Italia tra Camera e Senato. “Questa pratica è in uso da tempo negli Usa. Introdurla anche da noi sarebbe non solo un atto di buon senso che aiuterebbe a contrastare lo spreco alimentare, ma avrebbe anche una finalità sociale e solidale e questo è l’obiettivo della mia proposta di legge”, ha spiegato Giandiego Gatta, deputato responsabile nazionale dipartimento Pesca e acquacoltura di Forza Italia, che oggi ha presentato la proposta di legge assieme al presidente dei deputati forzisti Paolo Barelli. E un’altra proposta analoga è stata depositata in Senato dalla leghista Mara Bizzotto.
Secondo i dati Eurostat, ogni anno sono 140 i chilogrammi di cibo buttato pro capite con conseguente produzione di elevate quantità di rifiuti. Obiettivo delle proposte di legge è dunque quello di fare in modo che i somministratori di bevande, di cibi e di alimenti, “su richiesta del consumatore, siano obbligati a fornire un contenitore, riutilizzabile o riciclabile, per portare via gli avanzi”, come ha precisato Gatta. Nei forzisti c’è infatti l’idea che la doggy bag diventi obbligatoria per adeguare l’Italia a quanto succede negli Usa o in Francia e Spagna. “Ciascun cittadino spreca invece in media 65 kg di cibo ogni anno e nei ristoranti, secondo i calcoli della Fondazione Bdfn, quasi la metà del cibo finisce nella spazzatura. L’educazione sin da bambini è fondamentale, ma deve essere accompagnata da ‘azioni positive’”, ha aggiunto Paolo Emilio Russo, capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari costituzionali alla Camera dei deputati. Nella proposta dei deputati del Pd, Emiliano Fossi e Marco Simiani, il progetto si allarga anche agli avanzi della grande distruzione immaginando “una rivoluzione culturale che coinvolga imprese e consumatori”, creando anche con un tavolo ad hoc al ministero dell’Agricoltura.
A volere la novità sarebbe già un italiano su due: è quanto fotografa un’analisi Coldiretti-Censis per cui il 49% è pronto a chiedere gli avanzi del pranzo o della cena in trattoria. E la percentuale sale al 58% tra i giovani. Secondo l’ultimo rapporto di Waste watcher international per la campagna Spreco Zero, finiscono nella pattumiera circa 469 grammi di cibo a settimana per ogni cittadino. Per questo, i nuovi dati dell’Osservatorio Waste Watcher International mostrano come un italiano su 2 (il 47% degli intervistati) chiede di trovare la doggy bag di default al ristorante. E uno su 3 (il 32%) consiglia di dotarsi di bag riutilizzabili ed eco-compatibili. Il 26% inoltre suggerisce ai ristoratori di fornire un opuscolo con consigli per il consumo a casa degli avanzi e creazione di nuovi piatti a partire dal cibo avanzato, solo una minima parte dei consumatori italiani – il 5 % – suggerisce di ridurre le porzioni servite e solo il 3% sostiene che non accetterebbe di portarsi a casa il cibo avanzato.