Quasi mezzo miliardo, 442 milioni di euro per la precisione, è il nuovo stanziamento del governo per gli interventi pubblici sui Campi Flegrei. Arriverà anche un commissario straordinario e scatterà da subito il divieto di nuove costruzioni a uso abitativo civile nel perimetro soggetto a rischio bradisismico.
Lo stabilisce il nuovo decreto legge licenziato in consiglio dei ministri. Urgente, ancora di più perché, con l’inizio della stagione turistica, sembra che le amministrazioni locali stiano rallentando le esercitazioni. La denuncia del ministro per la protezione civile, Nello Musumeci, dopo il cdm è pesante.
Più il lavoro propedeutico e istruttorio va avanti, più emergono “gravissime responsabilità”, remote e meno remote, affonda. Parla di responsabilità “omissive e commissive”, che coinvolgono la Regione Campania e i comuni interessati dal bradisismo, quindi una parte del comune di Napoli, Pozzuoli e Bacoli. Lo sviluppo urbanistico che è stato autorizzato negli anni, appare secondo l’ex governatore della Sicilia “sempre più irragionevole, caotico e disordinato”. In altre parole, dei pericoli incombenti su quell’area non si è mai tenuto conto. L’abusivismo edilizio è “diffuso”, chi doveva vigilare “non lo ha fatto e si è voltato dall’altra parte” e persistono “gravi carenze nei piani comunali di prevenzione di protezione civile”.
La situazione, insomma, non è buona. Ma il governo, rivendica Musumeci, “sta dando più di quanto non abbia il dovere di dare”, anche perché sui Campi Flegrei, precisa, “non esiste una norma, neppure in Costituzione, che preveda che lo Stato debba intervenire nel patrimonio privato”. I soldi pubblici “non ci sono per tutti e per sempre”, insiste, soprattutto quando gli eventi calamitosi diventano sempre più frequenti e devastanti.
Su un punto il ministro è fermissimo: “Il governo non intende tirare fuori un quattrino per le case abusive o per le seconde case. Questo per essere assolutamente chiari ed evitare di alimentare facili attese”.
In questa situazione, le esercitazioni rallentate per la presenza dei turisti non agevolano il lavoro: “E’ una grave scelta, perché le due cose debbono essere rese compatibili”, spiega Musumeci, chiedendo che la stagione non prescinda da iniziative di prevenzione richiamate espressamente dalla Commissione Grandi Rischi.
Per ora, dunque, lo stanziamento per fare fronte all’intervento sulle strutture pubbliche è di 442 milioni di euro. Una parte viene dalla quota afferente alle amministrazioni centrali del Fondo di sviluppo e coesione, l’altra parte, più o meno il 50%, per la quota afferente alla regione Campania che sempre sull’Fondo Sviluppo e Coesione aveva previsto un apposito intervento per i Campi Flegrei.
Per l’edilizia privata che è stata compromessa dal sisma del 20 maggio scorso, e che ha determinato l’inagibilità di circa 350-400 edifici, portando un migliaio di persone fuori dalla propria casa, l’intervento previsto si aggira intorno ai 20 milioni di euro.