Le opposizioni vogliono Matteo Salvini in Parlamento per riferire sui ritardi e i disagi che si stanno verificando nei trasporti. L’atto formale è la lettera presentata da Italia viva al presidente del Senato, Ignazio La Russa, per chiedere chiedere che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti spieghi “prima della pausa estiva” quali “strategie intenda mettere in atto per normalizzare una situazione ormai sfuggita di mano”. Il partito di Matteo Renzi, nella missiva inviata alla seconda carica dello Stato, spiega che quello di luglio è stato “il mese nero dei Trasporti per i viaggiatori sulla nostra penisola, dai pendolari ai turisti”, ormai “stremati da ritardi, cancellazioni e disservizi di ogni genere che hanno interessato aerei, treni e anche trasporti marittimi”. Da questa riflessione nasce la richiesta avanzata a La Russa: “In un Paese come il nostro, in cui il turismo è una voce fondamentale del Pil, i trasporti sono il primo biglietto da visita e la situazione è diventata ormai drammatica e fuori controllo”.
La coordinatrice nazionale, Raffaella Paita, invita anche le altre forze di opposizione “a unirsi alla nostra richiesta di mettere il governo di fronte alle proprie responsabilità”, perché “l’inferno vissuto da chi viaggia in treno ha cause precise. La nostra rete è sovraccarica e la sua capacità infrastrutturale non è in grado di sopportare il volume del traffico. Questo significa che c’è bisogno di investimenti per potenziarla”.
Da giorni, però, anche il M5S è in prima linea contro Salvini e il caos trasporti. “Tutti siamo convinti che la massiccia cantierizzazione sulla rete ferroviaria sia un aspetto positivo, è evidente però che il ministro ha sottovalutato in maniera dilettantesca l’impatto che i lavori in corso hanno sul servizio, che ad oggi è ridotto a un disservizio strutturale”, punta il dito la senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo. “Tra sagre e tour elettorali, tra commenti alle Olimpiadi e sparate sul Ponte sullo Stretto, Salvini non si occupa mai di trasporti, tranne quando ci sono da precettare scioperi”, rincara la dose. Si muovono anche i consumatori. “Non sappiamo chi ha fatto la bella pensata di iniziare gli interventi strutturali sulla rete ferroviaria proprio nel mese di agosto, nel pieno dell’esodo di Ferragosto, ma è di tutta evidenza che quei lavori già programmati andrebbero rinviati perlomeno fino al 19 agosto, ancor meglio fino al 26”, lamenta l’Unione nazionale consumatori, chiedendo a Salvini di “intervenire con urgenza“.
Al momento il responsabile del Mit non risponde alle accuse politiche, ma a Porta Pia riunisce i player del settore aereo per capire le ragioni dei disservizi. Alla riunione prendono parte Enav, Enac, Assaeroporti, Aeroitalia, Ita-Airways, Aeroporti 2030, Ryanair, Lufthansa, aeroporto di Bologna, Easyjet, Aeroporti di Roma e Sea. Da quello che filtra, il vicepremier “ha esortato tutti gli interlocutori ad impegnarsi al massimo per garantire un servizio all’altezza delle aspettative”, chiedendo “il dettaglio di tutti gli eventuali disservizi o problemi, a partire da alcuni errori a livello europeo nella programmazione del traffico aereo che causano ‘ingorghi’ nei nostri cieli”. Tema che, poi, assicurano dal ministero, lo stesso Salvini “solleverà già al prossimo Consiglio Trasporti Ue di settembre”, pur senza dimenticare “le difficoltà causate dalla mancanza di personale di terra” oltre “ai problemi informatici a livello mondiale e le difficoltà di molti vettori in arrivo dall’estero”. Il vicepresidente del Consiglio ha anche “ribadito la massima attenzione al dossier, anche in previsione di grandi eventi come il Giubileo o le Olimpiadi Milano-Cortina”. Anche in questo caso, però, i consumatori criticano. Per Assoutenti, infatti, “è auspicabile che al tavolo aeroporti partecipino anche le associazioni. Per offrire in maniera concreta il proprio know how in termini di assistenza e tutela dei diritti non solo dei passeggeri, ma anche dei fruitori dei grandi eventi”.