Parola d’ordine: sostenibilità. Il Comune di Milano ha fatto dell’agenda ‘green’ europea la priorità del proprio mandato cittadino. Parola di Arianna Maria Censi (Pd), assessora ai Trasporti della città, e unica italiana del gruppo di lavoro Green Deal – Going Local del Comitato europeo delle regioni. Tanto impegno a Bruxelles, ma ancor più ‘a casa’, come spiega nell’intervista concessa a GEA.
In quanto assessore ai Trasporti del Comune di Milano ci può offrire un esempio di quello che la città ha fatto o sta facendo per la sostenibilità?
“L’esempio migliore è certamente il tema dell’elettrificazione di tutto il sistema del trasporto pubblico locale, dell’investimento sull’implementazione dell’infrastrutturazione dei binari legati a tutto il tema del trasporto su rotaia ed anche a quello metropolitano. E ancora secondo me tutto l’investimento sul miglioramento dei collegamenti sulle piste ciclo-pedonali e del tema degli spazi all’interno delle carreggiate cittadine, e anche sul sostegno delle comunità energetiche locali. Sono convinta che che questi interventi sulla vita, i luoghi, sulle strade che le persone percorrono tutti i giorni, si avvertirà l’importanza di questo. Inoltre da noi abbiamo un grande intervento legato al piano nazionale per la ripresa sul miglioramento delle performance energetiche degli edifici. E’ un bisogno che abbiamo avvertito”.
Quando parla di efficienza energetica negli edifici si riferisce a edifici pubblici o anche edilizia privata?
“Tutte e due, edifici pubblici ed edifici privati. Questa è una cosa molto importante”.
Dunque l’azione del Comune qui è legata esclusivamente al Pnrr?
“È legata al Pnrr ma c’è già una grande linea di finanziamento della Comunità che riguarda proprio l’efficientamento degli edifici pubblici che si connette proprio a questo tema della diminuzione del consumo energetico, e anche alla diminuzione del costo, perché adesso abbiamo anche un tema che riguarda quanto costa muoversi, quanto costa la trazione tradizionale delle auto, quanto costa riscaldare e rinfrescare le città. Tutto questo ci interpella e chiede attenzione primariamente al tema della sostenibilità ambientale, e in seconda battuta anche sul risparmio individuale. La cosa che sta accadendo è che la sostenibilità è sempre più percepita come conveniente da parte dei cittadini e delle cittadine, e laddove non è così dobbiamo cercare fare in modo che lo sia”.
Al netto del Pnrr, ci sono già a Milano progetti proprio finanziati con i soldi europei? Se sì, ci può dare un esempio in materia di sostenibilità in azione?
“Abbiamo moltissimi progetti che facciamo con l’Unione europea e che riguardano sperimentazioni per esempio sull’organizzazione del servizio del trasporto pubblico locale. Adesso attraverso un finanziamento che è parzialmente europeo e parzialmente nazionale stiamo sviluppando il mobility service, cioè la prima grande piattaforma e grande app che mette in relazione tutti i sistemi di mobilità, e quindi offre un’esperienza di mobilità nuova ai cittadini. Abbiamo anche la progettazione urbanistica di interi quartieri che tiene conto del miglioramento delle offerte di welfare e delle offerte culturali. Perché tutti noi cerchiamo di fare dei progetti in cui la settorialità sia abbandonata a favore di azione multi-settoriale che coniughi progettazione, programmazione urbanistica, mobilità e contesto socio culturale. Quindi l’Europa ha questa trasversalità che cerchiamo di cogliere nei progetti, ogni progetto di sostenibilità. Potrei dirle che ogni giunta approviamo un progetto da presentare alla comunità europea”.
Progetto di che tipo?
“Un progetto che riguardi la sostenibilità, l’ambiente, il verde, la mobilità, la qualità dell’aria, la riscrittura del contesto urbanistico. Quindi sì, l’Ue per noi è un grande riferimento”.