“Oggi affrontiamo una guerra continua e invisibile, al di là di quelle invece più tradizionali che siamo abituati purtroppo a vedere ogni giorno. Diciamo una guerra invisibile che colpisce però il sistema paese senza preavviso”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo da remoto a Comolake. Si tratta, ha spiegato, di “una minaccia strutturale e non episodica”. “Non solo le reti militari – ha aggiunto – ma le infrastrutture critiche, i servizi essenziali, le istituzioni tutte, le catene di approvvigionamento, i centri decisionali. È una pressione costante che usa attacchi cyber, disinformazione e guerra cognitiva per minare fiducia, continuità operativa o coerenza decisionale”. “In questo scenario – ha detto Crosetto – la sicurezza non coincide più con la sola difesa dei confini, richiede anche una resistenza sistemica, un’integrazione pubblico-privato, una filiera tecnologica capace di prevenire, assorbire e reagire”.
All’Italia, ha spiegato il titolare della Difesa, servono tre elementi operativi. “Primo, consolidare autonomia tecnologica e capacità di deterrenza. Secondo, proteggere la base industriale e i dati che alimentano i processi vitali. E terzo, strutturare decisioni più rapide supportate da intelligence, intelligenza artificiale per la data driven governance”.
Il Mediterraneo allargato è, per Crosetto, “il nostro baricentro strategico, snodo di energia, commercio e dati, ma anche teatro di minacce ibride, supporti, nodi logistici e cavi sottomarini che sostengono la nostra sovranità digitale”.