Il sistema ‘a semaforo’ per gli investimenti in energia sostenibile

L'Ue ha proposto la creazione di due nuove categorie di attività economiche – 'ambra' e 'rossa' – per quelle non ‘verdi’ e quindi sostenibili

EUROPEAN GREEN DEAL

Sei obiettivi ambientali, tre colori e un sistema comune europeo di classificazione degli investimenti sostenibili. La piattaforma europea di finanza sostenibile, che ha il ruolo di consigliare la Commissione Europea, ha presentato la sua proposta per estendere il campo di applicazione della tassonomia europea creando due nuove categorie di attività economiche – ‘ambra’ e ‘rossa’ – per gli investimenti che non sono propriamente ‘verdi’ e quindi sostenibili. L’Unione Europea lavora da oltre due anni per introdurre un linguaggio comune di classificazione delle attività economiche, uno strumento per orientare gli investitori (soprattutto quelli privati) a fare scelte ragionate e a investire nella transizione del Green Deal.

Per farlo, l’Ue vuole introdurre linee guida uguali per tutti che aiutino a capire quando un investimento o una attività può considerarsi sostenibile, quando non lo è ma potrebbe diventarlo con le giuste risorse. Il secondo atto delegato di questa proposta, adottato il 9 marzo, è quello che a Bruxelles ha fatto più discutere, perché riguarda le attività cosiddette di transizione e include a certe condizioni e per un tempo limitato anche investimenti verso centrali a gas e nucleari. La decisione dell’Esecutivo di inserirli nella tassonomia – senza una chiara distinzione rispetto alle attività propriamente ‘green’ – ha suscitato forti critiche in Parlamento e in Consiglio dell’UE, i due co-legislatori che devono pronunciarsi sul regolamento nei prossimi quattro mesi. Cercando una mediazione, la piattaforma di esperti ha proposto quindi un sistema di classificazione a semaforo, includendo insieme alla categoria ‘verde’ anche una ‘ambra’, intermedia per tutti gli investimenti che non sono propriamente sostenibili ma che possono svolgere un ruolo nella transizione ecologica, come il gas e il nucleare, e una “rossa” per le attività che causano danni ambientali significativi e che, quindi, vanno eliminate.

È davvero importante essere chiari su quali sono queste transizioni necessarie, per assicurarsi che i mercati dei capitali possano impegnarsi”, ha spiegato nel corso della presentazione Nancy Saich, membro della Banca europea per gli investimenti (Bei) e del gruppo consultivo di esperti della Commissione. Nell’idea della piattaforma di finanza sostenibile, ampliare le categorie della tassonomia può aiutare le aziende a finanziare la vera transizione verso quelle attività che possono svolgere un ruolo verso una economia decarbonizzata. Benefici anche dal punto di vista della trasparenza, perché avere tre categorie distinte aiuta anche a capire meglio in cosa si sta investendo.

La proposta della piattaforma potrebbe essere la base di un compromesso per arrivare a una posizione comune tra le tre istituzioni europee. Parlamento e Consiglio hanno quattro mesi per esaminare il documento ed eventualmente opporsi, con la possibilità di chiedere un periodo extra di due mesi per valutare il testo. Agli Stati serve una super maggioranza di almeno 20 membri (su 27) per opporsi, mentre al Parlamento europeo basta una maggioranza semplice (ossia almeno 353 deputati in seduta plenaria). Varie fonti dell’Eurocamera sostengono che una prima votazione dell’atto delegato nelle commissioni competenti ambiente (Envi) e i problemi economici (Econ) dovrebbero svolgersi dal 14 al 21 giugno, per poi fare approdare il testo al voto dell’intera plenaria nella prima settimana di luglio.