L.Bilancio, Meloni tira somme verso Cdm: priorità bollette

Venerdì la riunione di maggioranza: la manovra sarà occupata per oltre il 70% da misure per contrastare gli aumenti di energia, carburanti e beni di prima necessità.

Si parte da una certezza: la legge di Bilancio sarà occupata per oltre il 70% da misure per contrastare gli aumenti di energia, carburanti e beni di prima necessità. Giorgia Meloni raduna la sua maggioranza alla vigilia del fine settimana per dare corpo alla struttura della manovra che lunedì prossimo dovrebbe essere portata in Consiglio dei ministri. I tempi sono stretti, il testo deve essere trasmesso alla Commissione europea entro dicembre, ma a Bruxelles non saranno così rigidi considerando il fatto che in Italia si è votato solo lo scorso 25 settembre e il governo è in carica da circa un mese. Piuttosto la scadenza che preoccupa è quella del 31 dicembre: entro quella data deve esserci l’approvazione dei due rami del Parlamento. Ecco perché la premier chiede ai suoi un’accelerazione.

In cassa, all’uscita da Palazzo Chigi, Mario Draghi aveva lasciato circa 23 miliardi per la Manovra. Un ‘tesoretto’ utile ma non sufficiente a coprire tutti i gap. Le ipotesi che circolano nelle ultime ore è che il totale possa salire a oltre 30 miliardi, senza escludere che si possano addirittura sfiorare i 40 miliardi. Per effetto anche degli ottimi risultati delle ultime aste di Btp. Tutto dipenderà da quanto le forze politiche che sostengono l’esecutivo riusciranno a fare sintesi dei rispettivi desiderata, provando magari a privilegiare misure cosiddette a ‘costo zero’, ovvero non impattanti a livello significativo sulle casse dello Stato ma comunque efficaci dal punto di vista strutturale. “Dopo il successo al G20 di Bali e i vari provvedimenti già presi, il governo Meloni è al lavoro sulla legge di Bilancio“, dice il capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan. Sottolineando che “la priorità è abbattere le bollette per le quali sono già stati stanziati 30 miliardi. In generale si tratta di sostenere famiglie e imprese, la forza dell’Italia“.

Un capitolo corposo riguarderà anche le infrastrutture, al quale sta lavorando il vice premier, Matteo Salvini, che nel “lungo e fruttuoso” incontro di oggi con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha fatto fare il punto sulle opere in generale e, nel dettaglio, sui cantieri da sbloccare. Secondo quanto trapelato dal Mit, poi, i due esponenti della Lega hanno “approfittato anche per un aggiornamento sulla situazione politica e su alcuni dossier in vista della Manovra“.
In contemporanea con la stesura della legge di Bilancio, il governo ha attivato tutte le interlocuzioni necessarie con l’Europa. Il ministro delle Politiche europee con deleghe a Pnrr e Politiche di Coesione, Raffaele Fitto, a Bruxelles, ha infatti preso parte al Consiglio affari generali per discutere dell’agenda del prossimo Consiglio Ue, in programma il 15 e 16 dicembre prossimi, “concentrandosi – scrive su Twitter – su Ucraina, energia, sicurezza e difesa, vicinato meridionale e relazioni transatlantiche”. Sempre sui suoi canali social, Fitto ha postato una foto assieme commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, con il quale ha avuto un “ottimo incontro”, spiega, parlando di “riforma della governance economica e Piano nazionale di ripresa e resilienza“. La partita della Manovra è iniziata.