La Russa eletto presidente del Senato: “Di fronte al caro energia l’Italia non può fermarsi”

Nel suo discorso di insediamento la seconda carica dello Stato tocca il tema dell'ambiente, con una raccomandazione: “Rispettiamo la natura e il pianeta, che sono imprescindibili, per l'eredità che dobbiamo lasciare ai nostri figli”

Ignazio La Russa è il nuovo presidente del Senato. Dai conteggi ufficiali di Palazzo Madama, i voti a favore dell’esponente di Fratelli d’Italia sono stati 116, mentre le schede bianche 66. Due voti anche a Liliana Segre, che presiede la seduta elettorale, e Roberto Calderoli.

Sull’elezione dell’esponente di FdI c’è anche un ‘giallo’. Perché allo scrutinio la maggioranza di centrodestra non si presenta in maniera compatta, visto che Forza Italia sceglie di non partecipare in massa, ad eccezione della ex presidente, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e del leader, Silvio Berlusconi, protagonista di uno scambio di vedute acceso, proprio con La Russa, con tanto di parole sopra le righe (il labiale è abbastanza chiaro) subito captate dalle telecamere presenti a Palazzo Madama, pochi istanti prima che prendesse il via la prima seduta della 19esima legislatura.

Nonostante il beau geste forzista, che a posteriori il Cav definisce di “apertura”, nel gruppo serpeggia malumore per come si sta delineando il negoziato sulla squadra di governo. Detta fuori dai denti, con le parole dell’ex premier “non ci piacciono i veti”. Ma tutto fila comunque liscio per il partito di Giorgia Meloni. Anche se, a conti fatti, ci sono 17 voti per La Russa che non hanno il marchio del centrodestra. Ergo, gli occhi sono puntati sulle opposizioni. E’ matematica: da qualcuno tra Azione-Iv, Pd o M5S devono essere usciti, per forza di cose.

Sebbene il neo presidente non sembra farsene un problema. “Davanti a noi ci sono paure e preoccupazione dei cittadini che chiedono alla politica non solo di raccogliere le loro necessità, ma soprattutto di risolverle”, dice infatti La Russa nel suo discorso di insediamento. Aggiungendo che inflazione e caro energia sono un “dramma per le famiglie e hanno innescato per molte imprese il conto alla rovescia, con il rischio più che concreto della chiusura. L’Italia non può, l’Italia non deve fermarsi“. La seconda carica dello Stato tocca anche il tema dell’ambiente, con una raccomandazione: “Rispettiamo la natura e il pianeta, che sono imprescindibili, per l’eredità che dobbiamo lasciare ai nostri figli”.

Tra i primi leader a complimentarsi c’è ovviamente quella di FdI, Giorgia Meloni: “Orgogliosa che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell’Italia e che ha sempre anteposto l’interesse nazionale a qualunque cosa”, scrive in una nota la premier in pectore. Non manca nemmeno Silvio Berlusconi: “Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa. Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese”.

Più stringato, invece, Matteo Salvini: “Complimenti al presidente del Senato Ignazio La Russa, sostenuto dall’intero gruppo della Lega. Buon lavoro”, scrive il segretario della Lega. Che ora aspetta di riscuotere il suo primo dividendo alla Camera, dove il nome uscirà dalla rosa del Carroccio. Riccardo Molinari sembrava in pole position, ma nelle ultime ore spunta anche Giancarlo Giorgetti, che i rumors descrivono poco convinto di andare al Mef. La partita è aperta, almeno a Montecitorio.