Ritorna, per il secondo anno, ‘Dedicata a te’, la social card per le famiglie povere con figli e un Isee fino a 15 mila euro. “Quest’anno il valore della carta aumenta a 500 euro”, ha annunciato il ministro dell’Agricoltura, sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, durante la presentazione a Palazzo Chigi, sottolineando che l’incremento è di 40,3 euro rispetto al 2023.
Nel 2024, ha spiegato, “la carta mantiene alcuni aspetti, ma abbiamo voluto efficientare il percorso con un numero di famiglie che ne beneficeranno superiore allo scorso anno anno”. Di fatto, “se lo scorso anno il contributo è stato pari all’impatto inflazionistico, quest’anno con la riduzione dell’inflazione lo stanziamento permette di dare un supporto maggiore”. Dunque “aumentano i fondi, aumentano i beneficiari e aumentano le risorse destinate alle singole persone”. Il ministro calcola infatti che il numero di beneficiari aumenta a 1,3 milioni di persone (30mila in più rispetto all’anno scorso). Inoltre, sono state introdotte nuove categorie, come i prodotti Dop e Igp, gli ortaggi surgelati, i prodotti da forno surgelati, il tonno e la carne in scatola.
In totale, per il secondo anno della card ‘Dedicata a te’, il governo stanzia fondi per 676 milioni di euro.
La card “partirà dal 1 settembre” per venire incontro alle esigenze dei Comuni, che “hanno segnalato la necessità di tempi maggiori per la distribuzione” e per i sistemi di distribuzione che “nel periodo estivo è gravata da un flusso meno calcolabile, dunque, più difficile da gestire”, ha spiegato Lollobrigida che questa mattina ha sentito il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, “per individuare un metodo efficace nelle verifiche e nei controlli”. “ Essendo il comune il soggetto di prossimità in grado non solo di garantire la trasparenza, ma di assicurare la certezza di consegna delle carte – ha precisato – interveniamo con contributo in favore comune affinché possano garantire i propri bilanci nell’invio delle raccomandate ai beneficiari con cui si spiega dove e come ritirare la carta, per evitare i disservizi dello scorso anno”, che “comunque non ha fatto registrare criticità particolari”.