Mattarella ‘ricostruisce’ Romagna: Non lasciare soli cittadini e sindaci

Nel suo intervento al Meeting di Rimini il presidente della Repubblica invita tutti "a tenere conto della cura della Terra". Il generale Figliuolo promette: “Vogliamo una ripartenza veloce, risarciremo tutti”

Photocredit: Quirinale 

 

Amicizia come “vocazione incomprimibile dell’uomo. Un concetto che Sergio Mattarella ripete più volte nel suo intervento al Meeting di Rimini, primo passaggio pubblico dopo la breve pausa agostana che si è concesso. Il presidente della Repubblica riprende il filo dei suoi discorsi, mettendo insieme diversi concetti a lui molto cari, dall’ambiente ai valori della Costituzione, al cambiamento della società che ha ritmi elevatissimi. Senza tralasciare, ovviamente, l’impegno per il bene comune, con un messaggio chiaro per un territorio, quello che ospita da 44 anni l’evento, che sta ancora faticosamente cercando di rialzarsi dopo aver conosciuto la furia del cambiamento climatico. “I cittadini della Romagna, e i loro sindaci, non vanno lasciati soli. La ripartenza delle comunità, e con esse di ogni loro attività, è una priorità non soltanto per chi vive qui, ma per l’intera Italia“, ricorda il capo dello Stato. Che invita a tenere conto della cura della Terra.

“L’amicizia sociale è una dimensione che lega la comunità, nell’affrontare le sfide della storia – sottolinea in un passaggio del suo discorso -. Favorire la dimensione sociale, dell’amicizia, è un impegno a cui sono chiamate, tutte, le pubbliche istituzioni; ma, con esse, anche le forze sociali, economiche; le energie civili. Ora, siamo di fronte a un’altra, grande, e grave evidenza, che comporta responsabilità. L’ambiente, che abbiamo incrinato e impoverito”. Riflessioni che portano a un monito ben preciso: “Non si possono ignorare gli appelli dell’Onu, attraverso le parole, allarmate del suo segretario generale” e “proprio qui, in Romagna, ne abbiamo vissuto drammatica sottolineatura“. Non chiudendosi “in tanti mondi separati”, dice poi rivolto ai molti giovani in platea e al di fuori della Fiera di Rimini. Alle nuove generazioni parla in maniera diretta: “La speranza è in voi, giovani. Prendetevi quel che è vostro, comprese le responsabilità e i doveri“, invita. Perché “voi avvertite, in misura genuina, tutti questi problemi. Avete, la sensibilità, di sentirvi pienamente europei. Più degli adulti. Avete, conoscenze adeguate per affrontare, senza timore, le trasformazioni digitali e tecnologiche che sono già in atto”. E “avete la coscienza che l’ambiente è parte della nostra vita sociale”, che “non ci sarà giustizia sociale senza giustizia ambientale, e viceversa”.

Della ricostruzione, oltre Mattarella, parla anche il commissario straordinario nominato dal governo per coordinare le operazioni in Emilia-Romagna, Toscana e Marche, il generale Francesco Paolo Figliuolo. Che in un’intervista al ‘Corriere della sera’ assicura: “Risarciremo tutti”, con “una ripartenza veloce, ma sempre nel rispetto dei principi della buona amministrazione“. L’esperto militare ricorda che i fondi stanziati dall’esecutivo “sono importanti, 4,5 miliardi di euro, di cui circa 2,8 miliardi al momento a disposizione della struttura commissariale”. Al momento, di questi sono arrivati “sulla contabilità speciale del commissario i primi 876 milioni di euro da destinare alla messa in sicurezza del territorio” e grazie ai quali “si darà luogo al pagamento immediato dei lavori già effettuati e in corso“, cui “seguiranno a breve gli interventi di ricostruzione, ripristino e riparazione per le più urgenti necessità per la tutela della pubblica e privata incolumità”. Circa “448 milioni di euro per il 2023“, spiega Figliuolo. Per gli interventi di somma urgenza, “spese che i Comuni e altri enti attuatori hanno già sostenuto o stanno sostenendo per mettere in sicurezza il territorio”, il commissario rivela che “la richiesta complessiva per il 2023 è di 289 milioni di euro, che la struttura rimborserà già a partire dai prossimi giorni“. Mentre “ulteriori 123 milioni sono per i lavori che termineranno nel 2024 e per i quali il commissario dispone già dei fondi“. I finanziamenti per gli interventi di ricostruzione urgenti finalizzati alla messa in sicurezza del territorio sono di “circa 1 miliardo e 133 milioni euro, di cui 448 milioni da impegnare nel 2023 e 684 milioni nel 2024“. A chi lo accusa di essere di essere ‘assente’ dai territori, infine, il generale replica senza polemica: “Già prima della mia nomina a commissario sono stato diverse volte in Emilia-Romagna e ho fatto riunioni nelle Marche e in Toscana“. Poi anticipa che convocherà formalmente la cabina di coordinamento “all’atto della presentazione dei cinque piani speciali”. Anche sulle voci di un possibile attrito con il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, Figliuolo smentisce: “Con lui, come con i presidenti Giani e Acquaroli, c’è un rapporto istituzionale e professionale ben solido”.