Mattarella: “La Ue intervenga per proteggere famiglie e imprese dal caro energia”

Il presidente della Repubblica è intervenuto alla cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere del Lavoro: "L'Europa ha puntato sull’Italia per ripartenza, sostenibilità e innovazione, non possiamo perdere questa sfida”

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Famiglie e imprese si trovano in un periodo di profonda difficoltà economica e “vanno protette nella fase più acuta della crisi per non pregiudicare il domani“. La causa è, senza ombra di dubbio, da attribuire all’impennata dei prezzi, “dovuta solo in parte alla scarsità di approvvigionamenti, ma che trova radice in azioni speculative”. È diretto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervento di questa mattina nel corso della cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere del Lavoro.

Il suo è prima di tutto un allarme, ma è anche una richiesta urgente di azioni concrete e interventi da parte delle istituzioni, che considera responsabili della rimozionedelle intollerabili speculazioni a danno dei cittadini”. A questo va posto rimedio, avverte Mattarella: “Solo l’Unione Europea ha la forza per farlo, intervenendo sugli automatismi dei prezzi e sui rialzi spropositati”.

La ripresa dalla crisi energetica non può attendere, per questo gli strumenti per uscire dal vortice del caro-energia vanno progettati fin d’ora e messi in campo”. Per prima cosa, aggiunge il capo dello Stato, “il raffreddamento dei prezzi delle materie prime energetiche deve combinarsi con il potenziamento del Piano europeo per l’energia che, con il coinvolgimento della Banca Europea degli Investimenti, è stato attuato per affrontare la crisi“.

Mattarella lancia infine un monito prendendo in considerazione il pacchetto finanziario più consistente nel finanziamento ai Piani nazionali di ripresa e resilienza che l’Ue ha affidato all’Italia, con l’obiettivo di accompagnare il Paese nella ripartenza e per accelerare verso la sostenibilità e l’innovazione: “Non possiamo perdere questa sfida”, dice, riferendosi al prossimo Governo, “è stato compiuto il primo tratto del percorso, si deve proseguire rispettando tempi e impegni”. Si tratta di un’opportunità di rinnovamento e di sviluppo “utile per correggere storture antiche e accelerare le necessarie correzioni strutturali alla nostra economia – sottolinea il presidente – ne va, anche, del nostro ruolo in Europa, che deve essere trainante”.