Una proposta di legge per cercare di intralciare la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Ci prova Alleanza Verdi Sinistra, che propone di creare, tra le due sponde dello Stretto, un Parco nazionale. L’idea nasce “dall’esigenza di fornire alle popolazioni coinvolte una alternativa al destino che incombe in tutta l’area da decenni, ma che negli ultimi tempi ha assunto ulteriore importanza“, spiega Gerardo Pontecorvo, co-portavoce di Europa Verde nella città metropolitana Reggio Calabria.
La proposta è di creare un parco nazionale che comprenda più regioni, come il parco nazionale d’Abruzzo, ma “anche molto simile a quello delle Cinque Terre in Liguria“. La pdl si basa, afferma, “sulla legge quadro delle aree protette e dalla certezza che il parco della Costa Viola risponde in pieno ai requisiti per un parco nazionale“. Questo perché il parco risponderebbe alle esigenze di un’area naturale “molto importante a livello paesaggistico“, con caratteristiche di habitat diversi, che hanno acquisito nel corso degli anni “un’identità etnica e storica”, avendo sullo sfondo l’Etna e le isole Eolie. Un’area peraltro già tutelata dalle norme vigenti dalle Regioni Calabria e Sicilia.
“Il nostro progetto vuole tutelare un’area di grande pregio ambientale“, conferma il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, che entra però subito il polemica politica: la coperta per la manovra è corta, ma il vicepremier preme per la grande opera. “Abbiamo una maggioranza di destra-centro e un governo che sono ostaggio dell’irresponsabilità del ministro Salvini. Nonostante le evidenti difficoltà di finanza pubblica emergenti dalla NaDEF e dalle parole del Ministro Giorgetti, si ambisce a realizzare un’opera senza un progetto esecutivo ben definito. Si stanno dando soldi su un’opera che non si sa neanche se si potrà fare”, tuona in conferenza stampa alla Camera. Confessa, senza fare nomi, di aver ricevuto dei commenti imbarazzati da parte di deputati di maggioranza rispetto alle posizioni di Salvini: “Questo ministro, rispetto a una manovra lacrime e sangue, non riesce a immaginare quali siano le priorità. Salvini non vive in Italia, vive nel suo mondo dei social”.
Il ponte, ricorda, sorgerebbe in un’area altamente sismica, con un progetto senza precedenti nel mondo, che non è stato realizzato “nemmeno in Giappone”, precisa. “Salvini appare immerso nel suo mondo virtuale, ossessionato dai like sui social media, perdendo il contatto con la realtà concreta: a Scopello mancano i depuratori, e per viaggiare da Siracusa a Trapani ci vogliono 11 ore, nonostante si tratti di due siti archeologici di importanza mondiale. Questo evidenzia una totale assenza di visione”.