Prezzo argento sfiora +10% in una settimana. Domanda boom per solare e auto elettriche

In base alla ricerca di Metals Focus e Mine Supply la domanda industriale nel 2023 raggiungerà un nuovo massimo annuale grazie anche a una forte economia verde,

Il prezzo dell’argento è salito di quasi il 10% questa settimana, complice dati sull’inflazione europei e americani che spingono verso la fine dell’aumento dei tassi da parte delle banche centrali. In questi giorni è anche uscito il report sul 2024 del metallo prezioso – targato Silver institute – che, a differenza dell’oro, vanta sempre maggiori usi industriali legati in particolare alla transizione energetica.

In base alla ricerca condotta da Metals Focus e Mine Supply per conto dei maggiori produttori di argento, la domanda industriale nel 2023 raggiungerà un nuovo massimo annuale. I fattori chiave di questa crescita sono guidati appunto da una forte economia verde, compresi gli investimenti nel fotovoltaico, nelle reti elettriche e nelle reti 5G, nonché da un maggiore utilizzo dell’elettronica automobilistica e delle infrastrutture di supporto.  I miglioramenti nel solare – si legge nella sintesi del report – sono stati particolarmente evidenti poiché l’aumento della produzione di celle ha superato il risparmio dell’argento, il che ha contribuito a incrementare la domanda di elettronica ed elettricità. Bisogna ricordare, a tal proposito che la polvere del metallo viene trasformata in una pasta che viene poi caricata su un wafer di silicio. Quando la luce colpisce il silicio, gli elettroni vengono liberati e l’argento, il miglior conduttore al mondo, trasporta l’elettricità per un uso immediato o la immagazzina in batterie per un consumo successivo.

Nonostante la crescente domanda, la ricerca prevede però che la produzione globale di argento estratto diminuirà del 2% su base annua arrivando a 820 Moz (milioni di once), a causa della minore produzione derivante dalle operazioni in Messico e Perù.  Si ipotizza che la produzione dal Messico diminuirà di 16 Moz a causa dell’impatto della sospensione delle operazioni a Peñasquito nel secondo e terzo trimestre in risposta allo sciopero dei lavoratori. Anche così, la produzione complessiva delle miniere di argento primario continuerà ad aumentare quest’anno, spinta dal previsto aumento della miniera di Juanicipio. E pure la produzione delle miniere di piombo/zinco aumenterà con l’entrata in funzione dell’Udokan in Russia.

Extra industria la domanda di gioielli in argento e argenteria dovrebbe diminuire rispettivamente del 22% e del 47%, a 182 Moz e 39 Moz quest’anno. Per questo, a livello globale, si prevede che la domanda totale di argento diminuirà del 10% per raggiungere 1,14 miliardi di once nel 2023, ma nonostante una domanda più debole e un leggero calo dell’offerta totale, il mercato globale dell’argento registrerà un altro considerevole deficit fisico nel 2023, segnando il terzo anno consecutivo di deficit annuale. A 140 Moz, questo sarà inferiore del 45% rispetto al massimo storico del 2022, però è ancora elevato rispetto agli standard storici. E Metals Focus ritiene che il deficit persisterà nel mercato dell’argento nel prossimo futuro.

Il prezzo? Sempre Metals Focus scommette che quest’anno il prezzo medio dell’argento aumenterà del 6% su base annua fino a raggiungere i 23,1 dollari. Guardando al futuro, la previsione si colloca saldamente nel campo del “rialzo più a lungo”, per quanto riguarda le aspettative sui tassi di interesse statunitensi, un contesto non favorevole per gli asset a rendimento zero come l’argento. L’attrattiva degli investimenti del metallo bianco sarà inoltre danneggiata dalla scarsa fiducia nelle materie prime industriali a causa del rallentamento dell’economia cinese. In base a tutto ciò Metals Focus mantiene una prospettiva cauta per il prezzo dell’argento per ora e per gran parte del 2024.