L’autorizzazione per il rigassificatore di Piombino è firmata. II presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, nominato commissario straordinario dell’opera, ha siglato l’ok per l’installazione nel porto della cittadina toscana, per tre anni (poi dovrebbe essere spostata offshore), della nave Golar Tundra, comprata da Snam su indicazione del Governo Draghi per tamponare l’emergenza legata alla riduzione delle forniture di gas dalla Russia. La firma era attesa, così come la decisione del commissario tanto che il sindaco di Piombino, da sempre contrario, aveva già promesso battaglia annunciando il ricorso al tar.
Dal canto suo Giani si è detto soddisfatto, convinto di aver agito per “servizio a 60 milioni di italiani” perché la firma si tradurrà in un abbassamento delle bollette. “Il mio principale motivo nello svolgere questa funzione è il servizio a 60 milioni di italiani e, questa mattina, sono soddisfatto, perché sento che a 60 milioni di italiani che soffrono per l’aumento delle bollette, alle imprese che rischiano la chiusura, noi abbiamo fatto un servizio positivo“, ha dichiarato annunciando, nel corso dell’evento ‘Pandemie, strategia farmaceutica e transizione ecologica‘ di GEA ed Eunews, di aver pubblicato tutti gli atti e le comunicazioni su internet “nella massima trasparenza“.
Giani ha precisato di disporre l’autorizzazione a Snam tenendo conto delle prescrizioni che i 40 enti, statali e regionali, hanno indicato partecipando alla conferenza dei servizi e di dare conto dell’intesa, come commissario, raggiunta con la Regione Toscana, ovvero la delibera di Giunta approvata ieri dove si prospetta il memorandum Piombino. “L’iter, lo ricordiamo, è iniziato con la presentazione del progetto di Snam – ha detto Giani – e proseguito fino alla chiusura della conferenza dei servizi. Da oggi Snam può procedere a installare le opere propedeutiche all’arrivo della nave di rigassificazione nella banchina del porto di Piombino, perché possa poggiare stabilmente e per arrivare alla rete nazionale del gas“. Snam potrà posizionare la nave nel porto di Piombino e precisamente nella Darsena nord, nella banchina est lunga 300 metri. Da qui ad aprile, quando si prevede il pieno funzionamento dell’immissione del gas nel gasdotto nazionale, verranno fatti i lavori di adeguamento per i quali, ha assicurato Giani, è prevista l’assunzione di almeno 800 persone in 6 mesi. In tutto, Snam ha 45 giorni per indicare anche la collocazione definitiva della nave rigassificatrice, trascorsi tre anni di permanenza nel porto. La destinazione, che comporterà la costruzione di un gasdotto molto più lungo, dovrebbe essere offshore di fronte alle coste italiane. “La portata di gas – ha sottolineato ancora il presidente – sarà di 5 miliardi di metri cubi, una portata importante rispetto ai 29 miliardi che in questo momento offre il gasdotto che viene della Russia. La Toscana quando a metà aprile sarà in funzione la nave potrà dire di consentire col suo contributo, 10 miliardi di metri cubi di gas, a più di un terzo di quello che era il gas russo”.
Come previsto il sindaco di Piombino ha preannunciato ricorso contro l’opera. “Dal nostro punto di vista – ha detto Francesco Ferrari, esponente di FdI – la firma dell’autorizzazione alla realizzazione dell’opera da parte del commissario Eugenio Giani non sposta il punto: aveva annunciato già venerdì a coda della Conferenza dei servizi che sarebbe andato avanti e l’ha fatto. Dopo tutto, volontà già affermata fin dal primo giorno. Altrettanto, noi avevamo risposto che avremmo impugnato l’autorizzazione di fronte al Tar e lo faremo“.
Ora il tema sarà le gestione delle opere compensative. Per il Pd ora “è altrettanto urgente varare una serie di norme e risorse capaci di produrre efficaci e rapide ricadute positive per famiglie ed imprese del territorio“. Per questo, i parlamentari dem eletti in Toscana hanno annunciato la presentazione di una proposta di legge che prevede la riduzione del prezzo dei costi dell’energia per gli utenti domestici e imprese del territorio.