Ruggito dell’acciaio: Duferco inaugura impianto da 250 mln, alimentato da rinnovabili

Il nuovo laminatoio nel Bresciano ha avuto il riconoscimento di 'innovazione tecnologica ad alto impatto'. Il presidente Gozzi: "E' il completamento di un sogno"

Il ruggito dell’industria made in Italy. Oggi a Brescia la Duferco Travi e Laminati ha inaugurato lo Smart Beam Manufacturing (Sbm), il nuovo laminatoio green che consentirà la verticalizzazione della produzione nel sito di San Zeno Naviglio, a Brescia. E’ costato 250 milioni di euro, quasi tutti autofinanziati, e darà lavoro a 150 persone. Inoltre, il nuovo laminatoio funzionerà completamente a energia rinnovabile grazie a Ppa pluriennali (Power Purchase Agreement) sottoscritti dall’azienda con produttori italiani di energia eolica e solare. I Ppa permetteranno di alimentare l’intero sito per circa 60 milioni di Kwh, con un conseguente risparmio di Co2, indiretta di 28mila tonnellate all’anno. In particolare un impianto fotovoltaico garantirà una produzione di energia rinnovabile pari a circa 9,8 milioni di Kwh/anno evitando l’emissione in atmosfera di circa 4.400 tonnellate all’anno di Co2.

Cinquecento metri di lunghezza per 20 di altezza, l’Sbm ha avuto anche il riconoscimento di ‘innovazione tecnologica ad alto impatto’ riconosciuto dal Mimit: il laminatoio è totalmente digitalizzato. Duferco ha ideato una cosiddetta digital data platform che sfrutta le più moderne tecnologie cloud per raccolta, processamento, conservazione e analisi di big data provenienti da molteplici fonti, tra cui migliaia di sensori industriali e di processo, dati di logistica, commerciali e finanziari.

L’inaugurazione di questo impianto è il completamento di un sogno, che abbiamo da 30 anni: quello di completare il ciclo produttivo qui a San Zeno, cioè di realizzare prodotti finiti. Ora abbiamo una macchina altamente competitiva nel mercato di riferimento. Aprire un impianto oggi – ha ricordato Antonio Gozzi, presidente di Duferco e di Federacciaisignifica essere ottimisti e avere fiducia nel futuro, nonostante quello che sta succedendo in queste ore in Israele o ancora in Ucraina…”. Il laminatoio ha una capacità produttiva potenziale di 700mila tonnellate l’anno. L’automazione di livello 2 è supportata da avanzati sistemi di intelligenza artificiale per la gestione e ottimizzazione dell’intero flusso produttivo, sviluppati all’interno del gruppo grazie a un lavoro cross-funzionale che ha riunito le conoscenze di processo a quelle di reparti ad alta vocazione tecnologica e digitale. L’Sbm è stato realizzato da Sms Group, gruppo tedesco al quale Duferco Tp ha affidato la progettazione e la realizzazione delle macchine di processo. Il forno di riscaldo, alimentato a gas, è comunque predisposto per l’utilizzo di idrogeno.

Sono grato a nome del sistema Italia al presidente Gozzi e a Duferco, per aver realizzato un impianto che rafforza la leadership della siderurgia green, tra economica circolare e uso delle rinnovabili. Voglio sottolineare anche che in questo impianto c’è anche il meglio della leadership digitale e della intelligenza artificiale”, ha commentato Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha girato insieme al presidente Gozzi l’intera struttura lungo le passerelle a 7 metri d’altezza che permettono di controllare l’intero ciclo produttivo. “L’investimento di Duferco è la dimostrazione di come l’industria italiana creda nel futuro e nella sostenibilità. Vorrei però dire al governo che è utile incentivare gli investimenti delle società estere, ma è altrettanto importante sostenere e incentivare gli investimenti degli imprenditori italiani”, ha puntualizzato Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, al quale ha risposto indirettamente lo stesso Urso a margine dell’inaugurazione: “Stiamo incentivando il ritorno delle imprese italiane che avevano delocalizzato all’estero. Inoltre il taglio del cuneo fiscale incentiva il lavoro perché va a sostegno di chi ha un reddito mensile basso. È prevista anche una misura straordinaria che nel 2023 consentirà di dare alle imprese tutto il credito fiscale che aspettano e poi nel 2024 rifinanzieremmo la Legge Sabatini”.

Questa inaugurazione è un grande segnale di ottimismo per il futuro della Lombardia e dell’industria italiana. E testimonia che si può arrivare a fare industria green senza bisogno di imposizioni ideologiche”, ha commentato Attilio Fontana, governatore della Lombardia:  “Un importante investimento che consente al territorio bresciano e a tutta la Lombardia di essere sempre più un centro di riferimento internazionale nel settore dell’acciaio e contribuire all’indipendenza nazionale da stati terzi nella produzione dei manufatti in metallo”. Infatti l’Sbm è progettato per rispettare fin da subito, e in anticipo rispetto al periodo di quattro anni richiesti dalla normativa vigente per il loro recepimento, tutti i limiti e requisiti imposti dalle nuove normative di settore, entrate in vigore a novembre 2022. “L’acciaio è strategico e l’inaugurazione di oggi qui a San Zeno Naviglio dimostra la necessità di investimenti green per salvaguardare l’industria del futuro”, ha sottolineato Elio di Rupo, presidente della Vallonia ed ex premier belga: “La produzione si è spostata massivamente in Cina, che ora realizza il 50% di quella mondiale. Quella europea è scesa a poco più del 7%. Eppure l’acciaio crea posti di lavoro, anche indirettamente, penso all’edilizia, al settore automobilistica, all’aeronautica…”. Gozzi alla fine ha ringraziato le centinaia di imprenditori e autorità che hanno riempito la struttura realizzata alle porte di Brescia per inaugurare un nuovo modo di fare siderurgia ma subito ha spostato in alto l’asticella: “Aspiriamo a diventare presto i campioni mondiali dell’acciaio green, visto che la elettrosiderurgia italiana è già leader europea nella produzione decarbonizzata“.