Siccità, le 8 proposte dei gestori del servizio idrico: Pronti investimenti per 11 mld in 3 anni

Otto proposte concrete per favorire l’adattamento infrastrutturale delle reti idriche al cambiamento climatico. A lanciarle – nel giorno della prima riunione del tavolo interministeriale per l’emergenza siccità – è Utilitalia, la Federazione delle imprese dei servizi pubblici le cui associate forniscono i servizi idrici all’80% della popolazione italiana. Le proposte vanno dalla promozione dell’uso efficiente dell’acqua al riuso, dal sostegno alla presenza di gestori industriali fino alla realizzazione delle opere infrastrutturali strategiche.



“I periodi siccitosi – spiega il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – non possono più essere considerati eccezionali. Vanno pertanto affrontati attraverso interventi che favoriscano la resilienza delle reti idriche nell’ambito di un approccio globale che consideri tutti i diversi utilizzi dell’acqua nel nostro Paese, garantendo la priorità all’uso civile”. Per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, le aziende italiane del settore idrico sono pronte a mettere in campo investimenti per circa 11 miliardi di euro nei prossimi 3 anni: 7,8 saranno destinati ad interventi per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento idrico delle aree urbane ed una maggiore resilienza delle infrastrutture, e 3,1 miliardi per contrastare il fenomeno delle dispersioni idriche. “Parliamo – conclude Brandolini – di serbatoi, nuovi approvvigionamenti, riutilizzo delle acque reflue, riduzione delle dispersioni e interconnessioni tra acquedotti. Ma per garantire nei prossimi anni un approvvigionamento sicuro di acqua potabile che, va ricordato, riguarda il 20% degli usi dell’acqua, servono azioni sinergiche che coinvolgano anche il mondo agricolo e interventi non più procrastinabili sul fronte della governance”.



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