Superbonus unifamiliari, conta la data di avvio dei lavori

Giro di vite sui requisiti. Pochi contribuenti usufruiranno di quest’ulteriore agevolazione fiscale

In materia di Superbonus, è cosa ben nota che la Legge di Bilancio 2023 ha previsto la possibilità di fruire della detrazione in misura ridotta, pari al 90%, anche per i lavori effettuati su immobili unifamiliari o funzionalmente indipendenti, a condizione che siano avviati con decorrenza dal 1° gennaio 2023.

“Va precisato che non si tratta di una proroga degli interventi, in quanto – spiega Salvatore Baldino, consigliere d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili –  le condizioni imposte sono diverse rispetto ai medesimi lavori effettuati su immobili unifamiliari eseguiti almeno nella misura del 30% alla data del 30 settembre 2022”.

Le nuove condizioni imposte però permetteranno solo a pochi contribuenti di poter usufruire di quest’ulteriore agevolazione fiscale.

“La prima condizione è che i lavori devono essere avviati a partire dal 1° gennaio 2023. Possono usufruire dell’agevolazione – prosegue Baldino – anche gli interventi per i quali la CILA sia stata presentata prima del 1° gennaio 2023, ma a condizione che il contribuente sia in grado di dimostrare che i lavori abbiano avuto inizio a decorrere dall’anno 2023”.

Altra condizione riguarda il contribuente beneficiario che deve essere proprietario o titolare di altro diritto reale sull’immobile medesimo. Non può infatti fruire del beneficio neppure il coniuge convivente se non è proprietario o titolare di altro diritto reale sull’immobile.

L’edificio, inoltre, deve essere destinato ad abitazione principale del contribuente che fruisce della detrazione ed il reddito del nucleo familiare non deve essere superiore a 15.000 euro.