Renato Mazzoncini

Per A2A utile netto +68% nei primi 9 mesi del 2024. Aggiornato Piano strategico al 2035

L’utile netto di A2A nei primi nove mesi del 2024 balza a a 713 milioni di euro, segnando un +68% rispetto all’analogo periodo del 2023 (425 milioni di euro). Lo comunica il gruppo, precisando che il margine operativo lordo si è assestato a 1.804 milioni di euro con un +33% rispetto ai primi nove mesi 2023 (1.357 milioni di euro). Gli investimenti sono stati pari a 898 milioni di euro, +13% rispetto ai primi nove dell’anno precedente, destinati allo sviluppo di impianti fotovoltaici, al potenziamento ed efficientamento delle reti a supporto della decarbonizzazione, all’aumento della flessibilità degli impianti di generazione e al recupero di materia ed energia. I ricavi sono stati di 9.097 milioni di euro: -17% rispetto ai primi nove mesi del 2023 a seguito prevalentemente della contrazione dei prezzi delle commodities energetiche. La guidance è stata rivista al rialzo: il Gruppo raggiungerà per il 2024 un Ebitda compreso tra 2,28 e 2,32 miliardi di euro e un Utile Netto Ordinario di Gruppo, tra 0,80 e 0,82 miliardi di euro sulla base degli ottimi risultati dei primi nove mesi, in particolare delle solide performance delle Business Unit Generazione & Trading e Mercato.

Le ottime performance economico-finanziarie ottenute nei primi nove mesi del 2024 hanno consentito di procedere più speditamente negli investimenti previsti dal nostro Piano. I risultati di questo terzo trimestre confermano ulteriormente la consistenza della nostra strategia: abbiamo raggiunto un utile netto mai realizzato prima di oltre 700 milioni di euro, superando quanto registrato in tutto il 2023“, commenta l’amministratore delegato Renato Mazzoncini. “Con questi risultati abbiamo potuto rivedere al rialzo la guidance per il 2024, con un EBITDA atteso tra 2,28 e 2,32 miliardi di euro e un utile netto ordinario di Gruppo tra 0,80 e 0,82 miliardi di euro. Si tratta di obiettivi importanti che ci consentono di sostenere la competitività e accelerare nel percorso intrapreso per lo sviluppo di infrastrutture strategiche per la transizione ecologica del Paese”.

Intanto A2A ha esaminato e approvato l’aggiornamento del Piano Strategico 2024-2035 che mantiene saldi gli obiettivi di crescita industriale del Gruppo definiti nel Piano di marzo 2024. La strategia, che rimane incentrata sui due pilastri della Transizione energetica e dell’Economia circolare, coniuga decarbonizzazione e competitività. Il Piano conferma investimenti per 22 miliardi di euro. Il 70% degli investimenti di sviluppo al 2030 è già autorizzato o in corso di realizzazione. “Guardiamo al 2035 con un Piano che coniuga generazione di valore sostenibile, decarbonizzazione, innovazione e contributo all’autonomia energetica del Paese. Sono scelte strategiche che indirizzano i nostri business e trovano conferma nel Rapporto Draghi per il rilancio della competitività europea. La nostra visione di lungo periodo ci ha consentito di essere solidi di fronte alle incertezze geopolitiche ed economiche di questa fase storica, e di ottenere ottimi risultati, superiori alle previsioni. Per questa ragione abbiamo potuto fare nuovi investimenti anticipando cantieri e rivedendo al rialzo i dividendi per i nostri investitori”, commenta Mazzoncini. “Dopo aver destinato importanti risorse per un ampio piano di welfare a supporto della genitorialità a favore dei dipendenti del Gruppo, abbiamo deciso di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti un Piano di Azionariato Diffuso. Vogliamo coinvolgere tutti i colleghi nel percorso di crescita dell’azienda e condividere con loro i risultati di un lavoro costruito insieme”.

Renato Mazzoncini

A2A punta sul green: investimento da 22 mld al 2035 per transizione energetica ed economia circolare

Nei prossimi 12 anni A2A investirà 22 miliardi di euro per la transizione green e, in particolare, 6 miliardi saranno destinati all’economia circolare e 16 alla transizione energetica. Il piano, che “si conferma il cardine della strategia del gruppo”, è focalizzato su infrastrutture, persone e imprese, decarbonizzazione e sviluppo future-fit. Oltre il 70% degli investimenti previsti entro il 2030 è autorizzato o già in corso di realizzazione. Lo comunica A2A nella nota in cui annuncia l’approvazione del Piano Strategico 2024-2035 che rilancia e estende gli obiettivi di crescita industriale del gruppo nel lungo periodo.

Il 2035, spiega l’amministratore delegato, Renato Mazzoncini, rappresenta “un anno chiave in Europa per la transizione ecologica” e per questo il gruppo ha aumentato gli investimenti a 22 miliardi, di cui il 44% destinati a business con bassa volatilità, “per infrastrutture dedicate all’economia circolare e alla transizione energetica che si confermano i pilastri della nostra strategia”. L’obiettivo, aggiunge, “è continuare a contribuire al processo di decarbonizzazione del Paese attraverso investimenti concreti per sostenere l’elettrificazione dei consumi, lo sviluppo delle rinnovabili, la chiusura del ciclo dei rifiuti e migliorare l’efficienza del ciclo idrico”.

In particolare, A2A punta al potenziamento e alla realizzazione di nuove infrastrutture per i rifiuti urbani e industriali, arrivando a trattarne oltre 7 milioni di tonnellate al 2035 (da 5,5 milioni nel 2023) grazie a circa 4 miliardi di nuovi investimenti. Un’ulteriore linea di sviluppo del nuovo Piano riguarda il trattamento dei rifiuti industriali che, grazie a un nuovo modello commerciale e operativo integrato e digitalizzato, permetterà di incrementare il loro trattamento a 2,4 milioni di tonnellate a fine Piano (da 1,1 milioni di tonnellate nel 2023) grazie a investimenti per circa 1,4 miliardi.

Sul fronte dell’acqua, spiega il gruppo, sono previsti 700 milioni di euro di investimento, che porteranno la Rab e l’Ebitda del comparto rispettivamente a 1 miliardo di euro (da 0,5 miliardi di euro nel 2023) e a oltre 100 milioni di euro al 2035.

L’impegno di A2A per la transizione energetica, spiega il gruppo, si concretizza con 16 miliardi di euro di investimenti per favorire l’elettrificazione dei consumi e lo sviluppo della rete di distribuzione elettrica, delle rinnovabili e dell’energia flessibile. In particolare, si prevede, un’operazione straordinaria da circa 1,2 miliardi di euro per l’acquisizione di gran parte della rete della provincia di Milano e, nel bresciano, della Valtrompia: 17 mila chilometri di rete elettrica, su cui sono dislocati 800 mila Pod e 60 cabine primarie. Questa acquisizione si inserisce nella strategia generale di sviluppo delle reti elettriche che prevede 4 miliardi di euro di Capex in arco piano, che permetterà ad A2A di generare 500 milioni di euro di Ebitda al 2035.

“Il contributo di A2A alla transizione energetica e alla decarbonizzazione del Paese” si concretizza, inoltre, con 4,6 miliardi di euro di Capex dedicati allo sviluppo di un portafoglio Fer da 5,7 GW nel 2035, “in crescita di 3,1 GW rispetto al 2023, grazie al quale saranno prodotti oltre 10 TWh di energia verde al 2035.” A supporto della crescita pianificata, A2A può contare su una pipeline di impianti eolici e solari da oltre 1,8 GW, di cui l’83% composto da progetti sviluppati internamente.

Nell’ottica di accompagnare persone e imprese nel percorso di transizione energetica, A2A intende incrementare la base clienti, “dai 3,5 milioni del 2023 ad oltre 5 milioni nel 2035, con un’offerta sempre più mirata all’elettrificazione dei consumi, anche grazie a VAS3 e PPA4 (B2B e mass market)”. A sostegno della crescita della base clienti A2A “può contare sul successo delle campagne acquisitive passate, su una strategia multicanale, su una consolidata notorietà e sulla soddisfazione dei clienti, elementi che consentiranno di ottenere una quota di mercato in aumento dal 6% del 2023 a oltre il 9% nel 2035”.

Il Piano Strategico 2024-2035 di A2A prevede un Ebitda ordinario in crescita da 1,9 miliardi nel 2023 a 2,2 miliardi nel 2026, a 2,6 miliardi nel 2030 e superiore a 3,2 miliardi nel 2035. Il tasso di crescita Cagr 2023-2026, al netto dell’effetto scenario sul 2023, risulta pari al 9%, mentre il corrispondente valore sul periodo 2023-2035 è pari al 6%. L’utile netto ordinario mostra un trend di crescita “coerente con l’andamento della marginalità operativa, da 0,6 miliardi di euro nel 2023 e nel 2026 a 0,7 miliardi nel 2030 e risulta maggiore di 1 miliardo di euro al 2035“. Il tasso di crescita Cagr 2023-2026, al netto dell’effetto scenario sul 2023, risulta pari al 10%, mentre il corrispondente valore sul periodo 2023-2035 è pari al 7%

 

 

Tags:
,
Renato Mazzoncini

La crisi energetica penalizza A2A, abbassati i target 2030

Piazza Affari non ha gradito l’aggiornamento del piano 2021-2030 di A2A comunicato nella notte dal gruppo. Il titolo ha iniziato le contrattazioni in Borsa con un calo di oltre il 5%, performance che poi è leggermente migliorata col passare delle ore, tuttavia con un mercato che alle 13 segnava -0,1%, la società lombarda cedeva il 2,69%. La peggiore del Ftse Mib.

Gli investitori hanno voltato le spalle al gruppo guidato dall’amministratore delegato, Renato Mazzoncini, che ha detto di aver raggiunto “in anticipo gli obiettivi prefissati, realizzando infrastrutture e impianti industriali, attraverso la crescita interna e cogliendo opportunità di acquisizioni”, ma a causa di un 2022 “caratterizzato da un quadro geopolitico ed economico complesso e da uno scenario energetico volatile, abbiamo deciso di adeguare il nostro Piano per continuare a garantire la solidità del gruppo e affrontare le nuove sfide che ci attendono“.

L’incerto contesto economico e gli impatti generati (aumento costi di approvvigionamento, incremento del valore nominale dei crediti, rateizzazione dei pagamenti dei clienti e incremento del costo del debito) hanno reso opportuno un aggiornamento dei prossimi anni del Piano – spiega un comunicato di A2A – in ottica prudenziale e con un maggior focus sulla gestione dei rischi derivanti dal mutato contesto, rimodulando gli investimenti, mantenendo invariati gli obiettivi sui 10 anni (16 miliardi di euro cumulati fra il 2021 ed il 2030 in linea con il primo Piano decennale)“.

Gli investimenti sono stati aggiornati“, ha aggiunto Mazzoncini, e scendono dai 18 miliardi annunciati a gennaio a 16. Cala anche la previsione di Ebitda, che nel 2030 dovrebbe attestarsi a 2,6 miliardi e non più a 2,9, e la stima sull’utile netto che scivola a 700 milioni per fine piano contro i 780 milioni comunicati neanche un anno fa.

I 16 miliardi di investimenti saranno così suddivisi: 5 miliardi di euro sull’economia circolare, focalizzandosi sulla chiusura del ciclo dei rifiuti, sul recupero di materia, energia e calore e sullo sviluppo delle bioenergie. E 11 sulla transizione energetica, prevalentemente focalizzati sullo sviluppo delle energie rinnovabili, flessibilità ed elettrificazione dei consumi. Tra le novità dell’aggiornamento piano da segnalare che il gruppo si lancerà sul riciclo delle batterie al litio. “Grazie a questo nuovo business – precisa una nota – A2A sarà in grado di trattare circa 10 kton di batterie ogni anno“.

Deliveroo-Amsa, rinnovata partnership per differenziata e riciclo

Un sacchetto speciale per consegnare cibo, ma anche per ricordare e mettere a disposizione dei cittadini milanesi tutte le informazioni utili per differenziare correttamente le confezioni ricevute ordinando online. Prende il via oggi, a Milano, la nuova campagna di sensibilizzazione promossa da Deliveroo, la piattaforma leader dell’online food delivery, e Amsa, la società del Gruppo A2A che gestisce la raccolta differenziata in città. L’iniziativa – avviata grazie alla firma di rinnovo del Protocollo d’Intesa siglato da Matteo Sarzana, General Manager di Deliveroo Italy, e Marcello Milani, Amministratore Delegato di Amsa – parte oggi in vista della World Environment Day, la Giornata Mondiale dell’Ambiente istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1975 e che si celebra il 5 giugno.

Protagonista della campagna di sensibilizzazione sarà il sacchetto speciale, realizzato in carta riciclabile, che i ristoranti partner di Deliveroo coinvolti nell’iniziativa utilizzeranno per il trasporto del cibo ordinato attraverso l’App. I clienti della piattaforma troveranno sulla confezione un QR code da scansionare per consultare tutte le indicazioni utili per separare correttamente il packaging ricevuto e avviarlo al riciclo secondo le linee guida Amsa. Nel corso dell’iniziativa, anche i ristoranti riceveranno, attraverso comunicazioni digitali, una guida per la scelta di materiali sostenibili e riciclabili per confezionare il cibo destinato al delivery, rendendo così la raccolta differenziata ancor più semplice per i cittadini. “Amsa cerca costantemente di anticipare i trend modificando i propri servizi per avvicinarsi alle esigenze dei nuovi stili di vita dei milanesi – ha dichiarato Marcello Milani, amministratore delegato di Amsa -. L’azienda ha risposto al recente sviluppo del food delivery con un significativo protocollo d’intesa con una delle realtà leader del settore. La campagna di sensibilizzazione in partnership con Deliveroo è nata per migliorare ulteriormente i risultati della raccolta differenziata, supportando con modalità innovative e immediate i cittadini nella separazione degli imballaggi del proprio pasto ordinato online“.

Quella tra Deliveroo e Amsa è una collaborazione sempre più consolidata”, ha detto Matteo Sarzana, General Manager Deliveroo Italy. Che ha aggiunto: “Siamo felici di aver firmato questo nuovo protocollo d’intesa che ci permette di avviare una nuova campagna di sensibilizzazione a Milano per la promozione e diffusione di stili di consumo sostenibili, anche attraverso la raccolta differenziata e la scelta di materiale riciclabile. Il nostro impegno per le città e i territori in cui operiamo non si limita al supporto al settore della ristorazione e alla creazione di nuove opportunità di business e lavoro, ma riguarda anche la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. Questo impegno è parte dell’identità stessa di Deliveroo e siamo orgogliosi di lanciarlo per una città sempre più verde e pulita”.