Blitz animalista a Roma: imbrattata fontana di piazza del Popolo

Questa mattina due attivisti di Ribellione Animale hanno imbrattato i leoni sotto l’obelisco di Piazza del Popolo a Roma. Dopo aver versato vernice rimovibile, i due hanno steso uno striscione e si sono sedute sui gradini del monumento. Nei loro discorsi e sullo striscione la denuncia: “Basta animali nei circhi”.

“Oggi scendo in azione – spiega Laura, una dei due attivisti – per mettere in luce come le attività circensi abbiano le mani macchiate di sangue nel perpetrare questo sistema di sfruttamento, in cui gli animali non umani vengono esposti come oggetti. Ho scelto di far divenire il mio corpo e la mia voce uno strumento per denunciare le atrocità racchiuse all’interno di questi tendoni. Sento fortemente che il mio senso etico si oppone all’idea di essere complice di tanta sofferenza. Sono qui per porre una linea netta in difesa della dignità e della vita che scorre nelle vene degli animali non umani e per invitare tutte noi a riconoscere come legittima e preziosa la compresenza di specie viventi, in un mondo che ci sta sottraendo umanità e rendendo ogni giorno corresponsabili del dolore e della morte di vite che non ci appartengono”.

L’azione, spiega l’associazione animalista, apre la Campagna Kimba, campagna di disobbedienza civile nata ed ispirata dalla Ribellione di Kimba, il leone prigioniero scappato dal circo lo scorso 11 novembre a Ladispoli. “Costretto a esibirsi quasi ogni giorno per poi tornare in un’angusta gabbia – dicono – Kimba sceglie di fuggire dal regime di agonia e sfruttamento a cui è sottoposto. La fuga di Kimba è quindi un atto di Ribellione, di Resistenza e di autodeterminazione dal quale, come esseri umani, abbiamo tutto da imparare. Attraverso le azioni dirette nonviolente, il movimento Ribellione Animale vuole ottenere l’abolizione dell’utilizzo degli animali non umani nei circhi e la loro Liberazione”. Per Ribellione Animale “la situazione nei circhi italiani è abominevole, gli animali sono costretti ad assumere comportamenti mai visti in natura, subendo maltrattamenti nocivi al benessere di qualsiasi essere vivente e degradanti per la loro dignità. Lo sfruttamento animale che avviene nei circhi è violento e opprimente. Tali pratiche non hanno alcun valore educativo o culturale, ma seguono solamente la logica specista di dominio e sfruttamento”.

Il Moulin Rouge diventa animalista: stop agli spettacoli con i serpenti

Il famoso locale parigino di cabaret Moulin Rouge ha annunciato la fine del suo spettacolo con serpenti immersi in una piscina, dopo che in una lettera il Comune di Parigi aveva chiesto di “smettere di usare animali selvatici” negli show. “Consapevole degli sviluppi della società in materia di benessere degli animali, il Moulin Rouge interromperà questo spettacolo“, ha dichiarato il locale. “La questione del rispetto degli animali è sempre stata essenziale” per il Moulin Rouge, che non ha indicato una data di fine dello spettacolo, parlando però di un “ragionevole preavviso” per “gli artisti e i fornitori di servizi coinvolti“. Nello spettacolo quotidiano del cabaret, una ballerina si tuffa in una piscina trasparente e maneggia grossi pitoni che cercano di tenere la testa fuori dall’acqua.

Le due specie utilizzate in questa parte dello spettacolo, un pitone moluro e un pitone reticolato del sud-est asiatico, sono specie protette“, hanno scritto il responsabile comunale della condizione animale, Christophe Najdovski, e quello del turismo, Frédéric Hocquard, nella lettera inviata al Moulin Rouge. I due serpenti sono terrestri e “anche se sono buoni nuotatori, questa messa in scena non tiene conto del comportamento naturale di queste specie che rimangono animali selvatici, anche se in cattività“, hanno aggiunto i due deputati.

Il Comune di Parigi, che ha adottato una ‘carta del benessere animale’ nel luglio 2021, ha vietato gli animali selvatici negli spettacoli prodotti in luoghi di sua proprietà, cosa che non vale per il Moulin Rouge, struttura privata. Ma nel maggio 2022, il municipio si è trovato in imbarazzo per la presenza di un marabù, un uccello selvatico, in uno spettacolo prodotto su un palcoscenico comunale. Il teatro si è impegnato a non contravvenire alla Carta in futuro. La legge francese del 30 novembre 2021 contro il maltrattamento degli animali, che rafforza la regolamentazione degli spettacoli con animali selvatici, riguarda le discoteche e i set televisivi, ma non i cabaret.