Inaugurata in Costa Azzurra la spiaggia galleggiante di Canua Island

Non è segnata su alcuna carta geografica, ma dopo una lunga controversia ambientale, a largo di Mandelieu-la-Napoule in Costa Azzurra è stata finalmente inaugurata l’isola artificiale di Canua Island. Questa lussuosa piattaforma di 1.750 m2 a due piani, posta su un trimarano e ancorata a 600 metri dal mare, può ospitare fino a 350 persone e combina l’esperienza di una spiaggia privata con quella di una gita in mare, con bar-lounge, ristorante, piscina d’acqua dolce.

Canua Island è stata immaginata da Marc Audineau, ex numero uno al mondo di vela ed ex atleta olimpico, poi fino al 2014 direttore della comunicazione di Foncia, insieme Tony Philp, ex campione del mondo di windsurf. Membro di una famiglia a capo di un grande gruppo industriale nel settore dei trasporti marittimi e dei porti turistici, Philp in passato aveva creato una piattaforma simile, Cloud 9, un bar flottante definito ‘il paradiso galleggiante delle Fiji’.

Il progetto aveva scatenato le ire degli ambientalisti. Una petizione che denunciava i danni alla fauna, alla flora e agli abitanti della zona, lanciata l’anno scorso, ha raccolto quasi 20.000 firme e il presidente della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Renaud Muselier, lo aveva definito come “un’aberrazione ecologica”. Il sindaco di Cannes, David Lisnard, aveva parlato di “concorrenza sleale” nei confronti dei frequentatori delle spiagge e dei ristoranti della costa.

Tuttavia, i promotori si sono appellati ai tribunali, che hanno ordinato al governo francese di concedere le autorizzazioni al trimarano. Il progetto, per il quale sono stati investiti 16 milioni di euro, è sostenuto dalla Banca Pubblica Investimenti (BPI), nell’ambito di un partenariato con la Regione.

Audineau sottolinea gli sforzi per garantire che il trimarano, che batte bandiera francese e quindi paga le tasse allo Stato, sia rispettoso dell’ambiente. I motori, assicura, funzionano a biocarburante, un dissalatore fornisce acqua dolce e i rifiuti e tutte le acque reflue vengono riprocessati a terra.

A causa della controversia, la spiaggia galleggiante non sarà aperta al pubblico per questa stagione. Con base a La Seyne-sur-mer, vicino a Tolone, farà viaggi occasionali al largo di varie città della Costa Azzurra per eventi privati, come seminari aziendali e matrimoni. Finora i promotori hanno ricevuto una trentina di richieste di prenotazione.

Pagina Facebook Canua Island

In Costa Azzurra arriva Canua Island: spiaggia galleggiante che allarma gli ambientalisti

Non è segnata su alcuna carta geografica, ma a maggio, a largo di Mandelieu-la-Napoule comparirà un’isola, Canua Island, che ha già creato il caos nel mondo degli ambientalisti. Ma di cosa si tratta? Sarà una sorta di spiaggia privata – che promette di essere una delle più esclusive della Costa Azzurra – con un lounge bar, ristoranti, una piscina di acqua dolce e persino una suite di 45 mq per pernottare. Una “aberrazione ecologica” l’hanno definita i detrattori. Nessuno sa ancora esattamente come sarà questo esclusivo parco galleggiante, la cui costruzione sta per essere ultimata nel porto di La Spezia. Dopo l’ispezione di una commissione di sicurezza, la ‘nave’, immatricolata in Francia, raggiungerà la baia di Mandelieu “ad aprile, per un avvio delle operazioni auspicato a maggio“, spiega una fonte vicina ai promotori del progetto. Dopo alcune campagne mediatiche, “i fondatori desiderano ora concentrarsi sulla finalizzazione dell’iniziativa e non alimentare ulteriormente le polemiche“, fa sapere l’agenzia che cura la loro comunicazione.

Canua Island è stata immaginata da Marc Audineau, ex numero uno al mondo di vela ed ex atleta olimpico, poi fino al 2014 direttore della comunicazione di Foncia, insieme Tony Philp, ex campione del mondo di windsurf. Membro di una famiglia a capo di un grande gruppo industriale nel settore dei trasporti marittimi e dei porti turistici, Philp in passato aveva creato una piattaforma simile, Cloud 9, un bar flottante definito ‘il paradiso galleggiante delle Fiji’.

Il Comune di Cannes ha emesso “parere sfavorevole all’accoglienza della piattaforma, per “proteggere l’ambiente e la sicurezza della navigazione marittima“. E, tra l’altro, l’amministrazione comunale ha parlato di “concorrenza sleale” con gli stabilimenti balneari ‘tradizionali’ che pagano un canone. Per Renaud Muselier, presidente del Consiglio regionale di Provenza-Alpi-Costa Azzurra, bisogna “rifiutare questa aberrazione ecologica nella regione più bella del mondo, dove il criterio clima-biodiversità è una regola d’oro“.

Ma per i suoi promotori l’isola di Canua creerà 100 posti di lavoro ed è stata costruita “nel rispetto del mare e della natura”. Il riferimento è a una “nave eco-progettata, a basse emissioni di carbonio, che genera tre volte meno emissioni di carbonio durante la costruzione rispetto a una barca a vela“. I rifiuti saranno “smistati a bordo” poi trasportati a terra e la nave si ancorerà “su fondali sabbiosi“, senza minacciare la posidonia.

Il progetto, per il quale sono stati investiti 15 milioni di euro, è sostenuto dalla Banca Pubblica Investimenti (BPI), nell’ambito di un partenariato con la Regione. Quanto a Mandelieu, il Comune continua a difendere un progetto “molto innovativo ed ecologico” ma dice di “attendere la fine dell’istruttoria” delle richieste di autorizzazioni amministrative per decidere “sul principio di un possibile ormeggio nel golfo“.

Photo credit: pagina Facebook Canua Island