Case green, Castelli (Libertà): “Non conta ambiente, è aggressione a patrimoni immobiliari”

Dietro Case Green non c’è l’ambiente, dietro Case Green c’è la necessità di aggredire i patrimoni immobiliari, patrimoni che in Italia sono molto presenti e che sono la cultura del nostro Paese“. Così Laura Castelli, candidata alle elezioni europee per la lista Libertà, durante il GeaTalk. “Tu non puoi dire a una famiglia: devi per forza mettere da parte 50-60mila euro per fare la ristrutturazione energetica della tua casa, anche se non ce l’hai e se non ce l’hai vai in banca che ti diamo un mutuo a tasso agevolato. Se non riesci a farlo arriva una Imu europea che ti fa pagare ciò che non riesce a risparmiare a livello di emissioni di CO2. In più la tua casa non varrà più per dov’è collocata, ma in relazione a questo concetto di riduzione delle emissioni di CO2, quindi viene svalutata“, sottolinea. E poi attacca: “Questa spesa obbligatoria senza incentivi da parte dell’Europa è follia“.

Cei ospita Consulta su sisma 2016: Oltre 1.200 interventi per ricostruire chiese

Le chiese e gli edifici di culto, sia pubblici che privati, danneggiati dal terremoto del Centro Italia del 2016-2017 sono stati 2.456. La programmazione commissariale prevede 1.260 interventi finanziati, per un valore di oltre 757 milioni di euro. Lo rende noto la Cei, che ospita la Consulta per i beni culturali di interesse religioso.

La consulta è uno strumento di confronto per affrontare le questioni relative alla ricostruzione ed è composta, oltre che dalla conferenza episcopale, anche dai vescovi delle diocesi colpite dal terremoto del 2016, dal commissario straordinario del governo, Guido Castelli, e dal ministero della Cultura. Al tavolo sono presenti anche il cardinale presidente della Cei, Matteo Zuppi, il segretario generale, mons. Giuseppe Baturi, il commissario Castelli e il soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 (Mic), Paolo Iannelli.

Ringraziamo per la disponibilità ad ascoltare e dialogare su questioni centrali per la vita delle nostre comunità: dobbiamo lavorare insieme per rispondere alle esigenze dei territori, molti dei quali sono ‘aree interne’ che hanno già difficoltà a guardare al futuro. Sono la nostra storia e speriamo siano anche il nostro futuro. Per questo, è necessario far sì che la serietà e i dovuti controlli non intralcino l’attuazione dei progetti”, sottolinea Zuppi.

L’incontro è un’occasione importante di dialogo e di condivisione per Baturi: “La ricostruzione è fondamentale per restituire ai territori il senso di appartenenza e la prospettiva di futuro. Ritrovarci allo stesso tavolo, con il Governo e le Istituzioni politiche, è il segno di una collaborazione che continua oltre che il riconoscimento della capacità di tessere le fila del bene delle nostre comunità”.

Il clima tra Stato e Chiesa è “collaborativo e operativo“, garantisce Castelli. L’incontro è solo una prima occasione di confronto utile per fare il punto sulla ricostruzione degli edifici di culto. “È ora necessario – osserva il commissario – ipotizzare tutte le forme di collaborazioni valide e possibili, prioritariamente finalizzate all’esigenza dell’attuazione, accelerando la cantierizzazione degli edifici di culto delle quattro regioni colpite dal sisma del 2016”.

 

Photo credit: Siciliani-Gennari/CEI