Bonus edilizi, è già truffa con la prima cessione

La sentenza n. 40015/2024 della Corte di Cassazione torna a chiarire le condizioni che configurano il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, con particolare riferimento ai crediti d’imposta legati ai bonus edilizi in relazione a lavori non effettivamente eseguiti.

“La Suprema Corte ha precisato che il reato di truffa aggravata nel contesto dei bonus edilizi – sottolinea Felice Colonna, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabilisi configura quando si induce in errore la Pubblica Amministrazione, si provoca un danno economico per lo Stato rappresentato dall’erogazione di fondi non dovuti o si realizza un profitto ingiusto per il cedente che si perfeziona già alla prima cessione del credito”.

Questa sentenza però si pone in contrasto con un precedente orientamento della Cassazione che riteneva che il reato di truffa aggravata fosse perfezionato solo con la compensazione o riscossione del credito, momento in cui si concretizzava il danno per l’Amministrazione. “La sentenza in oggetto invece – prosegue Colonna – sostiene che il reato è perfezionato già alla prima cessione, dato che la PA risulta indotta in errore e il cedente realizza l’ingiusto profitto”.

I Supremi Giudici hanno anche evidenziato la complessità della cessione del credito in ambito fiscale, dove le figure coinvolte sono tre: il debitore ceduto, il cedente e il cessionario. Secondo la Corte, il fatto che il soggetto ingannato (la PA) non coincida con il danneggiato finale (il cessionario che acquista un credito inesigibile) non impedisce di considerare il reato come consumato.

Superbonus, Rosignoli (Cnpr): Prorogata al 30 novembre la comunicazione antifrode

E’ stato prorogato al 30 novembre 2024 il termine per la comunicazione antifrode relativa al Super Sismabonus. La comunicazione, regolamentata dal DPCM del 29 ottobre 2024, è obbligatoria per chi ha intrapreso lavori di ristrutturazione sismica tramite il Super Sismabonus. “La proroga si applica specificamente per l’invio dei dati Portale nazionale delle classificazioni sismiche PNCS, per gli interventi con Stato Avanzamento Lavori approvato entro il 1° ottobre 2024 mentre i lavori con SAL successivi a tale data – sottolinea Guido Rosignoli, vicepresidente della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – devono seguire i termini previsti dall’articolo 6, comma 2, secondo punto elenco del DPCM 17 settembre 2024”.

La comunicazione antifrode è affidata ai professionisti responsabili del progetto e della direzione dei lavori che dovranno seguire uno schema preciso. Il progettista compila una scheda con i dati catastali dell’immobile e una stima preliminare delle spese; il direttore dei lavori aggiorna il resoconto delle spese effettive e previste, includendo i dati finanziari complessivi dell’intervento. Il collaudatore (fase non ancora attiva) dovrà in futuro confermare i dati catastali e asseverare la riduzione del rischio sismico.

“In caso di mancato rispetto della scadenza sono previste delle sanzioni che variano in base alla data di presentazione della CILAS. Se quest’ultima – conclude Rosignoli – è stata presentata entro il 29 marzo 2023 è prevista una multa di 10.000 euro mentre se è stata presentata dal 30 marzo 2023, è prevista la perdita completa delle agevolazioni fiscali”.

Imprese, Benna (Cnpr): 10mila aziende italiane hanno introdotto intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale sta evolvendo rapidamente e promette prestazioni simili a quelle umane. Secondo uno studio del Fondo Monetario Internazionale, ‘le macchine’ avranno un forte impatto sul mondo del lavoro: l’IA influenzerà fino al 40% dei posti di lavoro, con un incremento al 60% nelle economie più avanzate.

Se una metà delle professioni potrebbe trarre benefici, in termini di produttività, dall’introduzione dell’IA, l’altra metà riscontrerà una riduzione della domanda, con una conseguente riduzione dei salari o la scomparsa di alcune mansioni.

“Secondo il VI Rapporto dell’Osservatorio di 4.Manager, molte imprese italiane stanno cercando di integrare l’IA per ottimizzare i processi aziendali. Nel 2023 – spiega Michela Benna, consigliera d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – circa 10mila aziende italiane hanno introdotto l’IA, con un aumento del 30% rispetto all’anno precedente”.

Il 48,1% delle imprese utilizza l’IA per migliorare la produzione, mentre il 40% la impiega in modo collaborativo, mantenendo comunque il contributo umano.

Nonostante l’IA stia mettendo in atto una vera e propria rivoluzione, il vero valore continua a risiedere nell’intelligenza umana. Difatti, solo il 23,8% delle imprese è realmente pronto a integrare l’IA nei propri processi.

Altro aspetto da non sottovalutare è la carenza di personale qualificato per ruoli come l’IA Integration Specialist, Chief Data Officer e IA Strategy Director. Questo divario di competenze – conclude Benna- è dovuto anche a un livello insufficiente di formazione, con il 46% della popolazione italiana che possiede competenze digitali di base”.

Caporalato, nuova strategia congiunta Agea-Inps

In arrivo una nuova strategia congiunta contro il caporalato nel settore agricolo, come previsto dal Dl n.63/2024.

L’iniziativa prevede la creazione di un sistema informativo inter-operativo che coinvolge i Ministeri del Lavoro, dell’Agricoltura, dell’Interno, l’INPS, l’INAIL, l’INL, l’AGEA e l’ISTAT e che ha il compito di migliorare l’analisi, il monitoraggio e la vigilanza contro lo sfruttamento dei lavoratori agricoli.

“Agea fornirà informazioni dettagliate sulle aziende agricole, inclusi dati sulle coltivazioni, gli allevamenti e le particelle catastali, inseriti in una banca dati comune per facilitare la verifica delle informazioni. Inoltre – spiega Fedele Santomauro, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – sarà creata una piattaforma geospaziale con algoritmi di Intelligenza Artificiale per identificare automaticamente i rischi legati al caporalato, mappando serre, baraccopoli e allevamenti”.

Grazie ai dati che verranno inseriti nel fascicolo aziendale agricolo, Agea faciliterà la precompilazione delle dichiarazioni Inps, migliorando la gestione degli aiuti, contributi e premi agricoli con dati certificati e validati, come previsto dalla nuova PAC.

“L’accordo con Agea, permetterà all’INPS di intensificare i controlli, come previsto dal nuovo Piano della Vigilanza approvato dal CdA presieduto da Gabriele Fava. Nel 2023 – conclude Santomauro – l‘INPS ha annullato oltre 27.000 contratti irregolari nel settore agricolo, denunciato 425 lavoratori e effettuato 669 ispezioni, con un totale di 9.202 controlli che hanno portato a un accertamento complessivo di 982,4 milioni di euro”.

 

Superbonus, Santoriello (Cnpr): In caso di annullamento della comunicazione il contenzioso è inutile

In materia di superbonus, è di estrema attualità e complessità il tema del controllo e della gestione delle frodi. L’attività di controllo da parte dell’amministrazione finanziaria si è concentrata principalmente sui controlli preventivi, utilizzando le disposizioni introdotte dall’art.112-bis del D.Lgs n.34/2020. “La citata norma permette al Fisco di sospendere temporaneamente, fino a 30 giorni – sostiene Rosa Santoriello, consigliera d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabiligli effetti delle comunicazioni relative alle cessioni di crediti e alle opzioni, nel caso in cui vengano rilevati profili di rischio”.
Secondo la giurisprudenza di merito, le contestazioni dell’Amministrazione finanziaria sono spesso avanzate senza un formale atto di contestazione, ma piuttosto per mezzo della procedura di controllo preventivo.
“In questi casi, a seguito della sospensione temporanea e l’annullamento della comunicazione – prosegue Santoriello – il Fisco esplicita le motivazioni dell’annullamento solo nel provvedimento di diniego del potere di autotutela, che segue l’istanza di revisione del contribuente. Questo provvedimento assume quindi una funzione integrativa della ricevuta di annullamento”.
Un approccio anomalo che obbliga il contribuente a difendersi attraverso l’impugnazione della ricevuta di rigetto e del rifiuto espresso sull’istanza di autotutela, senza poter ottenere un vero contraddittorio preventivo, come previsto dallo Statuto del contribuente.
Inoltre, considerati i tempi lunghi del contenzioso, c’è il rischio che i crediti d’imposta oggetto del contenzioso risultino già scaduti e quindi inutilizzabili.