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Il Dl Agricoltura verso il Consiglio dei ministri di lunedì: lotta a granchio blu, peste suina e concorrenza sleale

Dopo il commissario alla peste suina africana, quello per gestire la diffusione del granchio blu. E ancora, sostegni alle imprese colpite dalla moria dei kiwi e dagli shock che sono seguiti all’invasione russa in Ucraina e alle ondate di maltempo, interventi delle forze armate e contrasto alle pratiche sleali. Sono tutte misure che il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, si prepara a portare in Consiglio dei ministri probabilmente già lunedì pomeriggio. Il provvedimento era già stato annunciato il 12 marzo, in occasione della conferenza organizzativa di Cia-Agricoltori italiani: “Ci stiamo lavorando, intanto lo porterò al tavolo con le associazioni del mondo agricolo, è mia abitudine confrontarmi sulle proposte applicative con i protagonisti delle vicende”, aveva detto il ministro a margine dell’evento.

Al momento, la bozza del Dl Agricoltura, che GEA ha potuto visionare, prevede 12 articoli e vuole tutelare il comparto da diverse emergenze che ha dovuto affrontare negli ultimi mesi. Per limitare l’uso del suolo agricolo, secondo il provvedimento, le zone classificate come “agricole” dai piani urbanistici vigenti vengono considerate “non idonee” all’istallazione degli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra.

Mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale sospesi per dodici mesi per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che, nel 2023, hanno subito una riduzione del volume d’affari, pari almeno al 20 per cento rispetto all’anno precedente, “previa presentazione di un’autocertificazione, che attesti la suddetta condizione di accesso al beneficio”.

Per potenziare i sistemi informatici a disposizione dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare per le attività di competenza finalizzate al contrasto di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare, vengono assegnati a Ismea 9 milioni di euro in tre anni: 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026.

Contro la Psa, oltre al commissario, la misura prevede che il Fondo di conto capitale per gli interventi strutturali e funzionali in materia di biosicurezza, venga rifinanziato di 5 milioni di euro per l’anno 2024 e 15 milioni di euro per l’anno 2025. Agli oneri derivanti dal periodo precedente, quantificati in 20 milioni di euro, precisa la bozza, “si provvede per gli anni 2024 e 2025 mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2024-2026“. Inoltre, un contingente di “massimo 177 unità del personale delle Forze armate” sarà autorizzato a svolgere il servizio di contrasto alla peste suina africana per un periodo non superiore a un anno, rinnovabile per una sola volta. Le spese di personale e le spese di funzionamento saranno a carico del Commissario straordinario.

La società ‘Sistema informatico nazionale per lo sviluppo dell’Agricoltura – Sin Spa‘ viene poi incorporata nell’Agenzia per le erogazione in Agricoltura, Agea.

Per fronteggiare la morìa dei kiwi, il Dl vuole estendere i contributi e le agevolazioni del ‘Fondo di solidarietà nazionale’ anche alle imprese agricole che, nel corso della campagna 2023, hanno subito “danni alle produzioni di kiwi e alle piante di actinidia” e che non abbiano “beneficiato di risarcimenti derivanti da polizze assicurative o da fondi mutualistici“. Le regioni territorialmente competenti, potranno comunque deliberare la proposta di declaratoria di eccezionalità degli eventi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. La ripartizione dell’importo da assegnare alle regioni, poi, si legge nel documento, “avviene sulla base dei fabbisogni risultanti dall’istruttoria delle domande di accesso al Fondo di solidarietà nazionale presentate dai beneficiari a fronte della declaratoria della eccezionalità“.