Ischia travolta dal fango: 8 vittime. Proseguono le ricerche dei dispersi
Proseguono a Ischia le ricerche dei dispersi dopo che sabato una colata di fango, causata da intense piogge, ha travolto il Comune di Casamicciola. Al momento il bilancio è di otto vittime, fra cui un neonato di 21 giorni: l’ultima è stata individuata questa mattina in via Celario e sono in corso le operazioni di recupero. Ancora almeno quattro i dispersi, ma con il passare delle ore si affievoliscono le speranze di trovare dei sopravvissuti. I resti di auto e autobus schiacciati dal violento smottamento e dalla frana sono ovunque, mentre le pale cercano di liberare l’accesso a case, auto e negozi.
La tragedia di Ischia solleva nuovamente i dubbi e le polemiche per i territori italiani troppo fragili e sui quali il cambiamento climatico, unito a eventi atmosferici estremi e la scarsa tutela e manutenzione, oltre all’abusivismo edilizio, causa sempre più vittime. Il Consiglio dei ministri, convocato domenica, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza stanziando 2 milioni di euro per i primi interventi urgenti, di soccorso e assistenza alla popolazione e di ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche e ha nominato commissaria straordinaria Simonetta Calcaterra. Ma, oltre alle doverose azioni immediate, il Governo guarda anche al futuro, annunciando che entro l’anno sarà approvato il ‘Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico’.
E di questo parla il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin sulle pagine del Corriere della Sera, spiegando che “abbiamo fondi stanziati da dieci anni ma non abbiamo le opere” e che “gli errori locali si sommano a quelli globali. Questa combinazione provoca le tragedie che siamo costretti a vivere. Parlo di abusivismo, incuria del territorio, cattiva manutenzione delle infrastrutture e imperfetto utilizzo dei fondi per la tutela del territorio. E ora il clima sta cambiando, dunque deve cambiare l’approccio nel fare le opere”. E oltre alla tragedia, impazza la bagarre politica su quel condono edilizio del 2018, voluto dal Governo Conte, che diede a Ischia la sanatoria a un migliaio delle case, molte delle quali travolte proprio da questa ondata di fango.
“Purtroppo il rischio di questi fenomeni nella zona ischitana è elevatissimo, l’ultimo evento in ordine di tempo si è verificato nel 2009, e i dati del rapporto Ispra del 2021 indicano per Casamicciola che circa il 60% del territorio ed il 30% della popolazione sono esposti ad un rischio elevato”, rileva Lorenzo Benedetto, Presidente Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi. “I piani per l’Assetto idrogeologico elaborati dalle Autorità di Bacino, evidenziano condizioni di fragilità dell’intero territorio nazionale peggiorate da uno sviluppo caotico e da un non corretto uso del territorio stesso: infatti si è costruito molto spesso in posti dove condizioni geologiche e geomorfologiche non lo avrebbero consentito”, conclude Benedetto.