Addio a Fulco Pratesi: una vita spesa per l’ambiente

(Photo credit: Wwf)

Il mondo dell’attivismo ambientale piange Fulco Pratesi. Architetto, giornalista, autore, disegnatore, fondatore del Wwf Italia di cui è stato a lungo presidente, aveva 90 anni, la maggior parte dei quali passata a difendere la natura e progettare un futuro più verde. Era sposato dal 1960 con Fabrizia de Ferrariis Salzano e lascia quattro figli e sei nipoti.

Nel 1965 abbandona la professione di architetto per dedicarsi alla conservazione della natura e l’anno successivo fonda il Wwf Italia, ne diventa vicepresidente nel 1970 e poi presidente dal 1979 al1992e dal 1998 al 2007. Dal 1975 al 1980 è anche presidente della Lipu. È stato membro della Consulta per la Difesa del Mare e del Consiglio Nazionale dell’Ambiente. Dall’aprile 1992 al marzo 1994 è stato deputato nel Parlamento italiano nel gruppo dei Verdi. Giornalista specializzato in argomenti ecologici e naturalistici, ha diretto, dal 1979e per molti anni, la rivista per ragazzi L’Orsa. Collaboratore storico del Corriere della Sera su natura e animali, in passato ha scritto anche per L’Espresso oltre a numerose riviste del settore: celebre la sua rubrica mensile Ecologia domestica su La Nuova Ecologia. Il suo era un impegno a 360 gradi: proverbiali le sue battaglie contro la caccia (per impedire ai cacciatori di entrare nei fondi privati), che lo portarono a ricevere insulti e minacce. Ma anche per la salvaguardia delle creature marine, dai cetacei alla foca monaca, dalle reti spadare. Aveva una grande passione per i piccoli uccelli e per gli ambienti di palude, considerati malsani dai più e invece visti da Fulco, giustamente, come ecosistemi ricchissimi di biodiversità. “Se considereremo la natura e il nostro Pianeta come un posto da conquistare e dominare, allora sarà la nostra fine”, ha ripetuto nell’ultima intervista. Il suo ultimo articolo, dedicato a Federico II, è pubblicato in questi giorni su Panda.

“Oggi – dice Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Italia – sento, insieme a tutto il popolo del Wwf, un vuoto immenso: abbiamo perso un padre e una insostituibile fonte di saggezza. Lo salutiamo commossi e infinitamente tristi, ma anche con una certezza: il Wwf continuerà ogni giorno a onorare la sua memoria, perseguendo con convinzione i suoi stessi ideali. Fulco sarà sempre con noi”.

Tanti i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa, soprattutto da parte del mondo dell’associazionismo e del volontariato ambientale, ma anche della politica. “Con Fulco Pratesi – dice il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichettoscompare una figura di riferimento per l’ambientalismo italiano: lungo tutta la sua vita, da fondatore del Wwf Italia e negli incarichi istituzionali, così come da giornalista e divulgatore, ha saputo trasmettere la sua autentica passione per la natura. Rivolgo un pensiero di cordoglio e vicinanza ai suoi familiari”. Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, lo ricorda come “un infaticabile propulsore di valori, idee e iniziative, non ultime le leggi per la protezione della fauna e per l’istituzione dei parchi e delle riserve naturali, ma per l’intera nazione, che perde un interprete autentico dell’articolo 9 della Costituzione, laddove annoverando il paesaggio tra gli elementi del nostro patrimonio culturale sancisce quell’indispensabile armonia nel rapporto tra uomo e natura necessaria allo sviluppo sostenibile del Paese”. Per la segretaria del Pd, Elly Schlein, la scomparsa di Pratesi è “una perdita per tutte e tutti quelli che ogni giorno lavorano per difendere  il pianeta in cui viviamo”. 

“La sua passione e il suo impegno fino alla fine dei suoi giorni hanno rappresentato un insegnamento per tante generazioni di persone impegnate nella difesa dell’ambiente”, dice Ivan Novelli, presidente di Greenpeace Italia. “Ci lascia una figura fondamentale dell’attivismo ambientalista italiano che ha trasmesso a generazioni i valori di rispetto della natura, contribuendo a mettere queste tematiche all’attenzione dell’agenda politica. Il mio pensiero va agli amici della grande famiglia del WWF”, commenta il presidente generale del Cai Antonio Montani.

La camera ardente sarà aperta dalle 11.00 alle 18.00 di mercoledì 5 marzo presso la sede del Wwf Italia in Via Po 25/c a Roma. Le esequie si svolgeranno giovedì 6 marzo alle ore 10.30 presso la Chiesa Parrocchiale di San Roberto Bellarmino in Piazza Ungheria.