Il Piemonte punta alla Hydrogen valley: sul piatto 20 mln del Pnrr
Bisogna fare in fretta, questo è certo, perché i tempi del Pnrr stringono. Ma bisogna anche fare bene, per sfruttare al meglio le risorse – che sono tante – e spingere il territorio nel futuro. E una delle sfide più impegnative è quella dell’idrogeno green e di tutte le sue applicazioni, sulla quale il Piemonte – insieme a Puglia, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Basilicata – ha puntato molto. Perché investire in una delle fonti pulite che nei prossimi anni rivoluzionerà il settore energetico significa recuperare aree industriali dismesse, creare nuova occupazione (anche per chi perderà il lavoro con la transizione dal motore termico a quello elettrico), rispettare l’ambiente e ridare alla regione e alla sua vocazione industriale un ruolo da protagonista.
A fine marzo 2023 – dopo la firma del protocollo d’intesa con Palazzo Chigi di giugno 2022 – il Piemonte ha completato la procedura di selezione delle candidature arrivate per il bando lanciato dal ministero dell’Ambiente a fine dicembre, sulla missione 2 del Pnrr, ‘Rivoluzione verde e transizione ecologica’, e ha approvato la graduatoria. Sette progetti sono risultati idonei e tre sono stati immediatamente finanziati per un importo complessivo di 19,5 milioni di euro. Tutti produrranno idrogeno per uso industriale, aprendo ufficialmente le danze della Hydrogen Valley piemontese.
Un milione e 200mila euro sono andati a RF-Idra srl, società del gruppo Redfield. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di generazione di idrogeno verde da 1 MW alimentato da un impianto fotovoltaico contiguo di nuova costruzione. Verrà utilizzata, come previsto, l’area industriale dismessa di una ex fornace nel comune di Gattinara, in provincia di Vercelli, e l’idrogeno prodotto potrà essere utilizzato per alimentare i moderni forni di cottura per mattoni delle fabbriche di laterizi nelle vicinanze. Il gruppo bresciano Redfield, guidato dall’Ad Paolo Candusso, è attivo in Piemonte e nel resto del Nord Italia, con numerose iniziative nel settore del fotovoltaico utility-scale per oltre 150 MWp di potenza in avanzata fase di sviluppo.
Il secondo progetto è quello proposto da Films Spa, che a fronte di un investimento complessivo di 3.5 milioni di euro, si è vista assegnare 1.5 milioni di euro dei fondi messi a disposizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La nuova realtà nascerà all’interno di un’area industriale dismessa a Premosello Chiovenda, una zona acquisita anni fa dal Gruppo Omcd e che è già stata soggetta negli ultimi anni a diversi interventi di riqualificazione ambientale, tra cui lo smaltimento delle coperture in amianto.
Ma la fetta più sostanziosa del pacchetto, pari a 16,8 milioni di euro, è andata alla raffineria Sarpom Spa di Trecate, nel Novarese, che utilizzerà un’area dismessa dell’attuale impianto per la costruzione di un parco fotovoltaico da 6,7 MW di potenza di picco e per l’installazione di un elettrolizzatore da 4 MW con cui produrre idrogeno rinnovabile. L’impianto entrerà in funzione entro prima metà del 2026
I tre progetti prevedono l’installazione di elettrolizzatori per complessivi 6 megawatt e utilizzeranno impianti fotovoltaici di nuova realizzazione, per una potenza complessiva di circa 9 megawatt per produrre l’idrogeno rinnovabile che sarà utilizzato in processi industriali di realtà produttive piemontesi, ma in prospettiva l’utilizzo potrà essere esteso ad altri settori in cui il vettore green sarà richiesto, ad esempio per i trasporti.
I tre progetti si aggiungono a quelli per la realizzazione delle cinque stazioni di rifornimento per i veicoli che si sono aggiudicati un finanziamento sul bando nazionale. “Il Piemonte – dice il governatore Alberto Cirio – conferma una vivacità imprenditoriale capace di raccogliere le sfide della transizione energetica”.
Intanto la Regione, fa sapere l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, “ha già chiesto al governo ulteriori fondi per poter potenziare la strategia del Piemonte sull’idrogeno”.