
Calano prezzi legna e pellet: risparmi del 40-50% su caldaie a gas o a gasolio
Col gas e le bollette in salita, conviene scaldarsi con legna e pellet. O almeno così indicano i prezzi delle biomasse legnose, ormai più stabili ed economici dopo l’impennata del 2022. Secondo le ultime rilevazioni di Aiel – Associazione Italiana Energie Agroforestali- le quotazioni per legna da ardere, pellet e cippato restano competitivi nonostante il persistente caos del mercato energetico, soprattutto per il metano.
Il dato più interessante riguarda la legna da ardere, che resta uno dei combustibili più economici per il riscaldamento. Secondo Aiel, il costo per produrre 1 MWh di energia con legna secca (con un contenuto idrico compreso tra il 20% e il 25%) è di 64 euro, il 46% in meno rispetto al metano e il 56% in meno rispetto al gasolio. Riscaldare una casa di dimensioni medie per tutta la stagione termica con la legna da ardere comporta una spesa di circa 640 euro, contro i 1.200 euro per il metano e i 1.480 euro per il gasolio. In molte aree non metanizzate d’Italia, l’uso della legna diventa non solo una scelta obbligata, ma anche una soluzione economicamente vantaggiosa.
Anche il pellet, nella versione certificata ENplus di classe A1, conferma la sua competitività, con un prezzo medio di 5,4 euro per sacco da 15 kg, che segna un risparmio rispetto all’anno precedente. Il costo per produrre 1 MWh con il pellet si attesta sui 76 euro, il 40% in meno rispetto al gas naturale e il 54% in meno rispetto al gasolio. Il pellet continua a rappresentare una scelta ideale per utenze residenziali e piccole imprese, grazie alla possibilità di un rifornimento programmato, anche nella versione sfusa.
Il cippato, infine, si conferma la fonte energetica più vantaggiosa, con prezzi che sono rimasti stabili anche durante la crisi del 2022 e che in alcuni casi sono ancora in calo rispetto all’anno precedente. Il costo medio per la classe di qualità A1 si aggira intorno ai 40 euro/MWh, con una riduzione del 20% per la classe B1, che ha registrato un prezzo di circa 20 euro/MWh. Il cippato è una soluzione particolarmente interessante per edifici bifamiliari e attività produttive, dove la presenza di un deposito ampio per lo stoccaggio è un requisito fondamentale.
“Le ultima rilevazioni di Aiel confermano il ruolo centrale del riscaldamento a biomassa nella lotta alla povertà energetica e nella riduzione della dipendenza dai combustibili fossili – spiega Annalisa Paniz, direttrice generale di Aiel –. Come Associazione invitiamo i cittadini a consultare gli strumenti di calcolo disponibili online sul portale energiadallegno.it per confrontare i costi delle diverse fonti di riscaldamento. Inoltre, sottolineo ancora una volta l’importanza di scegliere sempre biocombustibili certificati e generatori a basse emissioni: non tutti lo sanno, ma oggi sostituire impianti vecchi e obsoleti con apparecchi moderni che garantiscono anche un importante risparmio economico è più facile grazie al supporto dell’incentivo nazionale Conto Termico e a bandi regionali dedicati”.