MUV

Con la app MUV il trasporto pulito si trasforma in uno sport

Può la mobilità sostenibile diventare un gioco? Sì, parola di MUV B Corp, una start-up tecnologica a vocazione sociale nata a Palermo. Si tratta di una app che, attraverso competizioni sportive, incoraggia comportamenti responsabili e salutari, misura i progressi certificando la riduzione di CO2 e, grazie ai dati raccolti, consente di co-creare piani di mobilità per enti, aziende e istituzioni. Un gioco digitale che però si svolge nel mondo reale.

IL GIOCO

Con MUV si guadagnano punti muovendosi in modo sostenibile ovvero camminando, andando in bicicletta, usando i mezzi di trasporto pubblici o condividendo l’auto. Muoversi in città diventa un vero e proprio sport e i cittadini si trasformano in atleti della mobilità sostenibile. Allenamenti, sfide, classifiche settimanali, tornei a squadre per salire sul podio e vincere premi, sconti, partecipazione a eventi esclusivi messi in palio dagli sponsor. “MUV – spiega il fondatore Toti Di Dio – è stato studiato per essere coinvolgente, unendo in modo creativo mobilità sostenibile e intrattenimento. E’ sviluppato per essere concreto, certificando gli impatti dovuti alla diminuzione delle emissioni, e per essere coerente, valorizzando tutti i dati raccolti per l’organizzazione che li ha raccolti e anche per l’intera comunità”. In sostanza, si registra sulla app un tragitto selezionando un mezzo di trasporto sostenibile (piedi, bici, monopattino, mezzi pubblici, carpooling). Grazie ad algoritmi viene verificato il tragitto e vengono assegnati i punti secondo la regola: più è sostenibile, più punti vale. In palio, inoltre, punti extra se il tempo è ostile, se c’è traffico o se si tratta del tragitto casa-lavoro.

COME IL LOCKDOWN HA CAMBIATO LA MOBILITA’

A marzo 2020, con la pandemia da Covid-19, la mobilità si è fermata e MUV ha lavorato per affinare tecnologia e algoritmi. Nel 2021 ha avviato i primi tornei sperimentali. Da settembre a novembre 2021, con U-MOB Life, è stato organizzato il Torneo di mobilità sostenibile tra 16 Università europee: oltre 2.200 utenti, 319.185 chilometri sostenibili, che se fossero stati percorsi in auto corrisponderebbero a 42,5 tonnellate di emissioni di CO2. “Il lockdown – spiega Di Dio – ci ha dimostrato che tutti siamo in grado di modificare i nostri comportamenti e che forse basterebbe un nostro piccolo cambiamento per trasformare le nostre città in luoghi più sicuri e sostenibili. Oggi, mai come prima, per migliorare il nostro rapporto con le risorse del nostro pianeta la vera sfida è quella di ripensare drasticamente l’esperienza e i valori di vivere e muoverci in città”.