Spazio, sostenibilità e innovazione: a Bruxelles il premio Telespazio

Algoritmi innovativi che utilizzano dati satellitari per un utilizzo più efficiente dell’acqua durante le operazioni di estrazione del litio, e poi nuovi bracci robotici gonfiabili per missioni spaziali sempre più accessibili. Ancora, l’uso del perossido di idrogeno come propellente verde e sostenibile per i satelliti e un sistema automatico per il trasporto e il rilascio di piccoli satelliti attorno alla Luna, per facilitare la presenza umana in futuro. Innovazione, sostenibilità, tecnologia: ecco temi e valori aggiunti dei progetti vincitori dell’edizione 2023 di #T-TeC, il concorso di Telespazio giunto alla quinta edizione.

Nella categoria Prototipo, riservata ai progetti più maturi, il premio di 10mila euro è andato al progetto ‘Estesia’, presentato da un team di studenti di due università spagnole (Università Autonoma di Barcellona e Istituto di Scienza e Tecnologia di Barcellona) e un Università cilena (Università Adolfo Ibañez, Santiago del Cile). Con Estesia i dati satellitari possono essere usati per ottimizzare le risorse idriche utilizzate per estrarre il litio, rendendo la produzione di questa risorsa utile alla transizione verde molto sostenibile. Il litio è essenziale per il futuro dei motori elettrici in tutto il mondo. Il team potrà creare una start-up e, attraverso di essa, prendere parte al prestigioso programma Seraphim Space Accelerator, dedicato allo spazio e finanziato dal fondo di investimento Seraphim Space.

Al secondo posto il progetto ‘IDRA’, presentato da un team di studenti del Politecnico di Torino che ha progettato un innovativo braccio robotico realizzato in materiale ‘gonfiabile’, che consente al braccio di operare in condizioni particolari rendendolo più versatile nei servizi orbitanti. Oltre ad un premio in denaro di 6.000 euro, la squadra prenderà parte ad un programma di pre-incubazione offerto da Lazio Innova.

Terzo premio al progetto ‘Hydrogen Perossido Propulsion for Satellites’ presentato da un gruppo di studenti della Delft University of Technology (Paesi Bassi), che propone di utilizzare il perossido di idrogeno come propellente per i satelliti; il progetto è quindi legato allo studio di serbatoi e sistemi di propulsione in grado di immagazzinare e utilizzare questo propellente per i lunghi periodi di tempo richiesti dalle missioni satellitari. Anche in questo caso c’è una notevole attenzione agli aspetti di sicurezza e ambientali, poiché il progetto riduce al minimo l’uso di sostanze tossiche e infiammabili come i combustibili propellenti attualmente utilizzati. La squadra ha ricevuto un premio in denaro di 4.000 euro ed è stata offerta un posto nel programma di pre-incubatore offerto da Lazio Innova.

Nella categoria Idea, il premio di 5.000 euro è andato al progetto ‘DELUNERY’ presentato da un team di studenti dell’Università Federico II di Napoli. Hanno progettato un sistema in grado di posizionare piccoli satelliti in orbita attorno alla Luna da una piattaforma in orbita lunare, con l’obiettivo di rendere il rilascio di questi satelliti una routine tanto quanto il posizionamento dei satelliti in orbita attorno alla Terra. La squadra vincitrice otterrà uno dei tre posti nel programma pre-incubatore offerto da Lazio Innova. Il premio speciale ‘Test-it Award’, che offre al team vincitore la possibilità di sviluppare un proof-of-concept della propria idea (e quindi l’opportunità di testare in laboratorio la propria idea, con il finanziamento di Leonardo e il supporto tecnico di Telespazio ), è andato al team SunCubes. Questo team di studenti del Politecnico di Milano era arrivato terzo nella precedente edizione e quest’anno ha potuto presentare i progressi e i nuovi progetti della loro tecnologia.

Questa quinta edizione del Telespazio Technology Contest conferma la qualità e il successo del nostro concorso – sottolinea Luigi Pasquali, Amministratore Delegato di Telespazioche dallo scorso anno promuove la partecipazione a programmi di pre-incubazione e accelerazione, che aiuteranno i migliori progetti a trasformarsi in soluzioni reali e concrete in grado di aiutare la crescita dell’economia spaziale”. Con la cerimonia di Bruxelles, continua, “premiamo le idee innovative di studenti e ricercatori sulle tecnologie di frontiera a cui interessa l’intero Gruppo Leonardo, che includono temi vicini ai servizi ma anche al manifatturiero, per una sostenibilità sempre più importante anche nel settore spaziale”. Contenta anche Paraskevi Papantonou, capo unità Space policy della Direzione generale Industria della Commissione europea. “Il settore aerospaziale è sempre più importante in tempi di tensioni e incertezze”, scandisce intervenendo alla cerimonia di premiazione. “E’ quindi confortante vedere che si investe nel settore”.