Molto orgoglio e nessun pregiudizio: Jakala lancia il suo manifesto per il Pride Month

Una filosofia, una dichiarazione di intenti e di identità, l’espressione diretta dei valori aziendali. Nasce su questa base il Pride Month di Jakala, la prima azienda a combinare marketing e tecnologia applicati al mondo dell’engagement e della fidelizzazione, in occasione del mese in cui si celebrano i diritti, le lotte, l’orgoglio e la visibilità della comunità LGBTQIA+.

Iniziativa che “fa parte di una strategia più ampia dedicata alla sostenibilità”, dice a GEA Alessandra Vascello, Associate Hr Director, perché le risorse umane “non possono essere avulse dalle politiche aziendali e da ciò che comunichiamo all’esterno”. Anche perché il bilancio di sostenibilità di Jakala è chiaro: “il team HR – spiega – deve orientare le proprie politiche anche tenendo conto di ciò che fanno gli altri dipartimenti”. In sintesi: se l’azienda promuove all’esterno i propri valori di uguaglianza, inclusione e sostenibilità, allora anche la comunicazione interna e le iniziative rivolte ai dipendenti (i cosiddetti jakalers) dovranno andare nella stessa direzione.

Il Pride, spiega Vascello “è un tema caro alle risorse umane perché mette al centro le persone, tutte, e l’unicità di ciascuna va valorizzata sia in occasioni più istituzionali come questa, sia giorno dopo giorno”. Da tempo, infatti, Jakala estende i vantaggi riservati ai dipendenti anche ai loro ‘relevant others’, cioè alle persone care senza distinzione di genere o vincolo di parentela. Un esempio? Le summer school organizzate al termine dell’anno scolastico sono rivolte ai figli dei ‘jakalers’, ma anche a quelli di compagni o compagne, “per valorizzare il concetto di famiglia allargata, direi queer, in linea con il nostro motto ‘Se sta a cuore a te, sta a cuore a Jakala’”, racconta Vascello.

Tra le iniziative organizzate per il Pride Month da Jakala Italia – che comprende circa 1800 dipendenti – è previsto per il 18 giugno dalle 11 alle 13, un webinar con Cathy La Torre, dal titolo ‘Over the rainbow’. Avvocata e influencer di grande rilievo, in prima linea per i diritti LGBTQIA+, La Torre ripercorrerà insieme ai dipendenti la storia del Pride, per diffondere consapevolezza sulle penalizzazioni ancora in atto nel mondo per le persone omosessuali e transgender.  “Capiremo – spiega Vascello – perché è ancora importante celebrare il Pride, visto che tanti se lo chiedono”.

Il 26 giugno, invece, si svolgerà un secondo webinar insieme al servizio di supporto psicologico Unobravo. Un incontro per esplorare diversi aspetti cruciali, primo fra tutti il percorso dell’individuo alla scoperta del proprio orientamento sessuale, dall’accettazione di sé al coming out fino all’integrazione nella comunità, sia familiare che lavorativa, e  non per ultima, l’importanza dell’inclusività in azienda. La collaborazione con Unobravo non è una novità: l’azienda offre 5 sedute gratuite per i dipendenti che, però, possono anche deciderle di cederle a marito, moglie, compagno o compagna.

Ma non è tutto. Durante il mese, nella sede di Milano di Jakala verrà introdotta un’importante novità. Qui arriveranno i bagni gender neutral, per promuovere un ambiente di lavoro rispettoso di tutte le identità di genere. “Un bagno può essere utilizzato da tutti, indipendentemente che tu ti senta uomo, donna o non binario, tuteliamo la diversità. La cultura, insomma, passa anche dai bagni aziendali”, dice l’Associate Hr Director. E, ancora, in questo periodo gli screensaver dei pc aziendali saranno a tema Pride e sarà distribuito materiale informativo ai dipendenti.

E per il futuro? “Sono in cantiere piccole e grandi iniziative”, spiega Vascello, online e offline. Ad esempio, in sede di on boarding – cioè all’ingresso di un nuovo dipendente – sarà consegnata una spilla arcobaleno da applicare sullo zaino, “una dichiarazione di intenti”, precisa. E, chi lo vorrà, potrà utilizzare tutto l’anno su Linkedin il banner aziendale dedicato al pride “per esprimere vicinanza al mondo LGBTQIA+”.