Deliveroo-Amsa, rinnovata partnership per differenziata e riciclo

Un sacchetto speciale per consegnare cibo, ma anche per ricordare e mettere a disposizione dei cittadini milanesi tutte le informazioni utili per differenziare correttamente le confezioni ricevute ordinando online. Prende il via oggi, a Milano, la nuova campagna di sensibilizzazione promossa da Deliveroo, la piattaforma leader dell’online food delivery, e Amsa, la società del Gruppo A2A che gestisce la raccolta differenziata in città. L’iniziativa – avviata grazie alla firma di rinnovo del Protocollo d’Intesa siglato da Matteo Sarzana, General Manager di Deliveroo Italy, e Marcello Milani, Amministratore Delegato di Amsa – parte oggi in vista della World Environment Day, la Giornata Mondiale dell’Ambiente istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1975 e che si celebra il 5 giugno.

Protagonista della campagna di sensibilizzazione sarà il sacchetto speciale, realizzato in carta riciclabile, che i ristoranti partner di Deliveroo coinvolti nell’iniziativa utilizzeranno per il trasporto del cibo ordinato attraverso l’App. I clienti della piattaforma troveranno sulla confezione un QR code da scansionare per consultare tutte le indicazioni utili per separare correttamente il packaging ricevuto e avviarlo al riciclo secondo le linee guida Amsa. Nel corso dell’iniziativa, anche i ristoranti riceveranno, attraverso comunicazioni digitali, una guida per la scelta di materiali sostenibili e riciclabili per confezionare il cibo destinato al delivery, rendendo così la raccolta differenziata ancor più semplice per i cittadini. “Amsa cerca costantemente di anticipare i trend modificando i propri servizi per avvicinarsi alle esigenze dei nuovi stili di vita dei milanesi – ha dichiarato Marcello Milani, amministratore delegato di Amsa -. L’azienda ha risposto al recente sviluppo del food delivery con un significativo protocollo d’intesa con una delle realtà leader del settore. La campagna di sensibilizzazione in partnership con Deliveroo è nata per migliorare ulteriormente i risultati della raccolta differenziata, supportando con modalità innovative e immediate i cittadini nella separazione degli imballaggi del proprio pasto ordinato online“.

Quella tra Deliveroo e Amsa è una collaborazione sempre più consolidata”, ha detto Matteo Sarzana, General Manager Deliveroo Italy. Che ha aggiunto: “Siamo felici di aver firmato questo nuovo protocollo d’intesa che ci permette di avviare una nuova campagna di sensibilizzazione a Milano per la promozione e diffusione di stili di consumo sostenibili, anche attraverso la raccolta differenziata e la scelta di materiale riciclabile. Il nostro impegno per le città e i territori in cui operiamo non si limita al supporto al settore della ristorazione e alla creazione di nuove opportunità di business e lavoro, ma riguarda anche la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. Questo impegno è parte dell’identità stessa di Deliveroo e siamo orgogliosi di lanciarlo per una città sempre più verde e pulita”.

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In Giordania le opere di Maria Nissan: un’artista del riciclo

Sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei rifiuti plastici è la missione dell’artista di Amman Maria Nissan, che dà vita a opere d’arte originali realizzate con il riciclo. Una delle più note si trova sulla facciata di un edificio della capitale giordana. La gigantesca creazione colorata è composta da oltre 2.000 bottiglie di plastica, quasi 1.000 sacchetti di plastica e più di 150 tubi di narguilè.

L’americana di origine irachena dice di essersi innamorata di Amman quando ha visitato la città per la prima volta tre anni fa. Ma allo stesso tempo ha provato “rabbia” e “frustrazione” nel vedere cumuli di rifiuti nelle strade e nei siti naturali. “Nonostante la bellezza della città, quando si cammina per le strade si vedono rifiuti di ogni tipo“, ha spiegato la 35enne. “Non posso ignorare i tanti sacchetti di plastica, le bottiglie di vetro, le lattine di bibite, gli imballaggi“, dice Maria, che ama indossare un vestito fatto di sacchetti blu dell’Ikea.

Formatasi nel disegno e nella pittura negli Stati Uniti e in Italia, ha deciso di raccogliere rifiuti per dar loro una seconda vita e trasformarli in opere d’arte, come collage di volti di donna o di fiori. La sua casa è piena di ogni sorta di oggetti in plastica, dagli spazzolini da denti ai cucchiai, passando per accendini e penne.

“UN PROBLEMA DI TUTTI”

L’arte creata con la plastica è un modo concreto per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi ambientali che colpiscono i giordani, i loro figli, ma anche la natura“, afferma l’autrice. “Una bottiglia di plastica gettata in una valle impiegherà 450 anni per decomporsi“, ha detto, denunciando gli effetti delle “microplastiche che inquinano il suolo, l’acqua e la natura“. Il lavoro di Maria è stato esposto in 12 mostre in tutta la Giordania, in Italia e in Grecia, ed è presente sul suo canale Instagram @marianissanart, con l’obiettivo di cambiare atteggiamenti e abitudini. Secondo il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), i giordani utilizzano tre miliardi di sacchetti di plastica all’anno, di cui solo il 7% viene riciclato. Maria esorta le persone a evitare questi prodotti a favore di borse riciclabili e sostiene una tassa sulle borse di plastica monouso. “Le conseguenze dell’inquinamento causato dai prodotti di plastica monouso non si avvertono subito, quindi è difficile far sentire le persone responsabili delle proprie azioni“, afferma l’autrice. “Non è responsabilità di nessuno finché non diventa un problema di tutti“, aggiunge.

(Photo by KHALIL MAZRAAWI / AFP)

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Al via la Paper Week: ecco le ‘sette vite’ della carta riciclata

Italiani sempre più sensibili al tema ambientale e alla sostenibilità. Emerge da un’indagine dell’Osservatorio sul senso civico degli italiani (Ipsos) presentata oggi allo Iulm in vista della Paper Week di Comieco (4-10 aprile). Secondo lo studio, nel 2022 è cresciuta l’importanza percepita per il tema ambientale, dell’ambiente e dell’impegno in suo favore come valore per gli italiani (uno dei valori cresciuti maggiormente negli ultimi 20 anni), come anche la percezione che anche ‘gli altri’ siano più sensibili e attenti al tema. L’abitudine a fare la raccolta differenziata si conferma su livelli molto alti: dal 72% delle pile al 92% di vetro e carta. Buona anche la predisposizione ad una differenziata ‘di qualità’ (ad esempio pulendo i contenitori prima di riciclarli). Lotta al cambiamento climatico e al surriscaldamento globale, investimento sulle rinnovabili e attenzione al risparmio energetico (oltreché alla differenziata) sono i temi che collegano la percezione del problema ambientale, l’impegno richiesto ai governi nazionali e quello che si è disposti a garantire in prima persona: le architravi dell’impegno individuale e collettivo sulla questione ambientale. In sintesi, dice lo studio, il clima di fiducia nel Paese non appare ottimale – né per quanto riguarda la fiducia dei cittadini verso la classe dirigente, in particolare politica, né per quanto riguarda il clima di concordia e coesione sociale più in generale – per affrontare le sfide imminenti che l’attuazione del Pnrr impone, a partire dalla necessità di attuare riforme di grande rilevanza.

IL 31% DEGLI ITALIANI PENSA CHE LA DIFFERENZIATA SIA INUTILE

Il 31% degli italiani fa la raccolta differenziata, ma crede che tanto poi la maggior parte delle volte i contenuti dei sacchi vengano uniti e buttati insieme”, ha detto Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos, presentando i risultati della ricerca. Il 67% invece fa la raccolta differenziata perché convinto dell’utilità del gesto individuale, mentre il 2% non la fa per niente. “L’Italia è il primo Paese in Europa per raccolta differenziata, riesce a sfiorare quasi l’80%, ma molti italiani non ci credono”, ha proseguito Pagnoncelli. Dal sondaggio emerge come al primo posto, negli aspetti più importanti della vita, ci sia la salute con 8,8 punti su 10. La qualità dell’ambiente in cui si vive incassa un 8,3, mentre l’impegno in favore dell’ambiente un 7,8. Più in generale gli affetti toccano un valore medio di 8,2; la qualità della vita 7,8 e infine i valori (all’interno dei quali c’è appunto anche l’ambiente) il 7,0.

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IL ‘RISPARMIO DI DISCARICHE’

In 20 anni, grazie al riciclo di carta e cartone, in Italia non sono state create decine di discariche. Secondo alcuni studi invece, se consideriamo tutti i materiali riciclati, in 20 anni si è evitato di costruire 200 discariche” ha invece spiegato Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco (consorzio di recupero e riciclo di carta per imballaggi). “Con il riciclo abbiamo risparmiato tre milioni di tonnellate di Co2 immesse nell’aria. Per fare un paragone, questa quantità di Co2 sarebbe prodotta da un traffico fermo in strada per una settimana”, ha proseguito. “Io dico sempre che la carta ha sette vite come i gatti, infatti può essere riciclata fino a 7 volte; si riescono a creare sempre nuovi prodotti e grazie anche a questo il nostro Paese, da importatore di carta, è diventato un Paese autosufficiente; anzi ora siamo noi a esportare carta e cartone”, ha spiegato Montalbetti.

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IN COSTANTE CRESCITA LA DOMANDA DI CARTA PER IMBALLAGGI

La pandemia, in tema ambientale, ha incrementato un dato nuovo, ovvero la produzione di carta e cartone per l’imballaggio. Durante il lockdown infatti moltissimi italiani hanno fatto acquisti on line e questi hanno portato a un’enorme produzione di carta da imballaggio. Secondo Comieco nel 2021 la produzione di carta e cartone è infatti aumentata quasi del 5% per rispondere appunto all’esplosione delle vendite on line legate all’e-commerce. Per questo, ha concluso Montalbetti, molte cartiere che prima si dedicavano alla produzione di carta per la stampa ora si sono riconvertite in aziende che producono carta per imballaggio.

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