Musumeci a Stromboli: “Pronti a intervenire, ma per ora l’ipotesi non esiste”

A Stromboli l’allerta è alta, la mobilitazione siglata e il governo pronto a intervenire. Anche se, al momento, l’ipotesi “non esiste“, assicura Nello Musumeci.

Il ministro per la Protezione civile raggiunge l’isola con il capo dipartimento Fabrizio Curcio, per un vertice convocato al Centro Operativo Avanzato. Al tavolo ci sono anche il prefetto di Messina, Cosima Di Stani, il sindaco, Riccardo Gullo, e i rappresentanti delle forze dell’ordine.

Bisogna stare molto cauti, attenti ed essere pronti ad ogni sviluppo, ad ogni evoluzione del fenomeno“, spiega l’ex governatore della Sicilia, dopo aver sorvolato la scena del fuoco in elicottero. “Abbiamo notato come questa attività che si sviluppa dal 23 giugno, seppure in fase di attenuazione, ancora persista. Abbiamo l’obbligo di stare sempre in guardia, di immaginare lo scenario peggiore e augurarci quello migliore“, afferma.

Di ieri è la firma dello stato di mobilitazione chiesto dalla Regione per fronteggiare le criticità. L’attività del vulcano ha comportato l’innalzamento dello stato di allerta dal giallo all’arancione, fino all’attuale rosso. La mobilitazione nazionale è prevista dal codice di protezione civile per consentire al Dipartimento di supportare l’azione della Regione e del Comune in una fase di emergenza. “Mettiamo a disposizione tutte le risorse umane e strumentali in una fase delicata, perché da sole le istituzioni locali non potrebbero affrontare il contesto“, scandisce Musumeci.

In alta stagione, i problemi per il turismo non mancano, ma i divieti legati allo stato d’allerta “non sono frutto di un capriccio“, ricorda il ministro. “Stiamo mantenendo un profilo basso per non danneggiare i villeggianti – precisa -, questa è un’isola meravigliosa che va vissuta, ma tutto quello che stiamo facendo è assolutamente doveroso, necessario e irrinunciabile“.  Se il fenomeno nei prossimi giorni dovesse attenuarsi, alcune misure potrebbero essere revocate, però, in questo momento, restano irrevocabili.

Maltempo, maremoto a Stromboli: onda anomala da 1,5 m

Maltempo, piogge. Poi un terremoto e infine anche un’onda anomala di un metro e mezzo. Il fine settimana è stato difficile per il Sud Italia, in particolare per la Sicilia e per le isole Eolie. Domenica mattina, infatti, intorno alle 8.12, Un terremoto di magnitudo 4.6 è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale con epicentro al largo delle Isole Eolie, a sudovest dell’isola di Vulcano, e ad una profondità ipocentrale di 3 km. Dopo circa un’ora dall’evento sono state localizzate altre 3 scosse, di magnitudo 2.0,  1.7 e 1.8.

Poi, a Stromboli, alle 6.20 si è registrato un distacco dalla sciara del fuoco del vulcano che ha generato un’onda di maremoto di 1,5 metri. Sull’isola sono entrate in azione le sirene per allertare la popolazione. Dalle verifiche effettuate, non sono stati segnalati danni a persone o cose. Secondo l’Ingv, lo tsunami è stato generato dall’impatto sulla superficie del mare di un flusso piroclastico piuttosto intenso, analogo a quello avvenuto all’inizio di ottobre ma più forte. In questo caso, diversamente dal 9 ottobre, la soglia di attivazione è stata superata, i dati sono stati trasmessi al sistema di allerta del Dipartimento di Protezione Civile che subito dopo l’identificazione del maremoto ha diramato l’allerta, facendo suonare le sirene. Infatti, i sensori di pressione ubicati al di sotto delle due mede elastiche che fanno da sentinelle alla Sciara del Fuoco hanno rilevato un’anomalia del livello del mare di circa 1,5 metri (nel caso del 9 ottobre si erano registrati soltanto +/- 5 cm). In particolare, il segnale mostra una prima onda positiva di circa 50 cm e un successivo abbassamento di circa 1 metro. Seguono altre onde successive, di ampiezza confrontabile e poi decrescente. Anche il mareografo di Ginostra, appartenente alla Rete Mareografica Nazionale dell’Ispra, ha rilevato un’anomalia di poco inferiore.  Fortunatamente, queste onde non hanno causato danni nelle zone costiere dell’isola di Stromboli né in quelle delle altre isole Eolie.

Nella serata di domenica il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta per il vulcano Stromboli dal livello giallo ad arancione e l’attivazione della fase operativa di preallarme. La decisione, è stata adottata alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, convocata in seguito alle attività del vulcano. L’innalzamento dell’allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Il Dipartimento della Protezione Civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali. Il Sindaco del Comune di Lipari, che ha preso parte alla riunione, sarà costantemente informato sull’evoluzione della situazione in modo da poter garantire una costante e corretta informazione alla popolazione e l’adozione di tutte le misure di prevenzione necessarie. Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano. La popolazione presente sull’isola, pertanto, è invitata a tenersi informata e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali di protezione civile.

Photo credit: Twitter INGV