Campi Flegrei, sciame sismico nella notte: scossa di magnitudo 3.9 in mattinata

Photo credit: Ingv

 

Uno sciame sismico intenso accende la paura nella notte tra venerdì 26 e sabato 27 aprile ai Campi Flegrei, nel Napoletano.

Dalle ore 3.38 è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. Sono i dati diffusi dall’Ingv, spiegando che “all’orario di emissione del comunicato sono stati rilevati in via preliminare 47 terremoti con magnitudo durata uguale o superiore a 0.0 (47 localizzati) e una magnitudo massima di 3.9“. L’evento maggiore è avvenuto alle ore 5.44. “La scossa di questa mattina è stata forte, 3.9 la magnitudo registrata dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano“, scrive sui suoi canali social il sindaco di Pozzuoli, Luigi Mazoni. Che prosegue: “Come accade in queste occasioni ci siamo attivati subito con i volontari della Protezione Civile e la Polizia Municipale. Al momento non si segnalano danni“. La conferma arriva anche dalla Protezione civile, che su Facebook avverte: “Dalle verifiche non risultano danni“.

C’è pure il commento del sindaco di Bacoli, altro comune dell’area. “È stata molto forte. L’abbiamo sentita tutti. Ed in tanti hanno avuto paura“, scrive suoi canali social Josi Gerardo Della Ragione. “Magnitudo 3.9. Ore 5.44. Con epicentro in mare, nel nostro golfo, davanti la costa di Bacoli. Voglio rassicurarvi, subito – avverte -. Non registriamo danni a cose e persone. Abbiamo ben percepito una nuova scossa legata al bradisismo dei Campi flegrei. Tra le più forti da quando stiamo rivivendo la recrudescenza del fenomeno sismico. Sono in contatto con l‘Osservatorio Vesuviano e la Protezione Civile Nazionale. Ho convocato il Centro Operativo Comunale e stiamo operando in sinergia con la Prefettura di Napoli. La situazione è sotto monitoraggio costante. Mi rendo conto delle preoccupazioni. Ma vi invito a mantenere la calma“.

Paura nella notte anche in Toscana. “Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.0 è stata avvertita dalla popolazione tra Barberino di Mugello e la Val di Bisenzio“, scrive sui social il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Sono circa 50 le scosse registrate nello sciame sismico, al momento non sono segnalate criticità“.

Terremoti, 100 mln per prevenzione. Musumeci: “Piano più robusto di sempre su Isole minori”

Cento milioni di euro, da dividere in 36 Comuni delle isole marine minori, per mettere in sicurezza gli edifici pubblici strategici dai rischi legati ai terremoti. A partire da scuole e ospedali. E’ l’inizio di un piano più articolato del ministero della Protezione civile, che arriverà a coinvolgere tutta la Penisola, da Nord a Sud.

Quello presentato oggi è comunque “il più robusto intervento di prevenzione antisismica mai realizzato sulle Isole minori“, rivendica Nello Musumeci. Sui territori coinvolti dalla misura, insistono circa 225mila italiani, in sette regioni (Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania, Lazio, Toscana e Liguria).

La pubblicazione del bando, a cura del dipartimento ‘Casa Italia’ in collaborazione con quello della Protezione civile, è anche una prima risposta al richiamo dell’articolo 119 della Costituzione che impone allo Stato di adoperarsi per ridurre i “gravi e permanenti svantaggi naturali della insularità“.

Siamo ormai abituati a guardare alle Isole marine soprattutto dal punto di vista paesaggistico e naturalistico e ce ne ricordiamo quasi sempre nei mesi estivi. Si tratta, invece, di territori fragili e vulnerabili, dal punto di vista della protezione civile, che hanno bisogno di una concreta messa in sicurezza. Ovviamente stiamo analizzando analoghi interventi di prevenzione antisismica anche sul territorio della Penisola“, spiega il ministro.

L’obiettivo finale, ribadisce, è “lanciare un piano serio, concreto, finalizzato in tutta Italia per i territori maggiormente esposti dal punto di vista sismico”.
Si inizia dalle isole minori perché le condizioni di chi ci vive sono “diverse” rispetto a quelle dei cittadini che vivono la penisola. “Ci sono tanti disagi dal punto di vista della mobilità e in caso di soccorso le operazioni diventano più complicate. Vogliamo rendere autonome le isole, mettendo in sicurezza gli abitanti e quanti lavorano nelle strutture pubbliche”, sostiene. Le isole in totale sono 49, 27 quelle interessate dal bando perché abitate. Ventidue sono le piccole isole disabitate e, avverte Musumeci, “dobbiamo lavorare perché questo numero si blocchi altrimenti fra 20 anni quasi tutte le isole minori lo saranno“.

terremoto

Dall’intelligenza artificiale una speranza per prevedere i terremoti. Studiosi puntano all’Italia

Un nuovo tentativo di prevedere i terremoti con l’aiuto dell’intelligenza artificiale ha suscitato la speranza che la tecnologia possa un giorno essere utilizzata per limitare l’impatto dei terremoti sulle vite e sulle economie. Sviluppato dai ricercatori dell’Università del Texas di Austin, l’algoritmo di intelligenza artificiale ha previsto correttamente il 70% dei terremoti una settimana prima del loro verificarsi durante una sperimentazione durata sette mesi in Cina.

L’intelligenza artificiale è stata addestrata a rilevare le oscillazioni statistiche nei dati sismici in tempo reale che i ricercatori avevano abbinato a terremoti precedenti. Il risultato è stato una previsione settimanale in cui l’IA ha previsto con successo 14 terremoti entro circa 200 miglia da dove aveva stimato che sarebbero avvenuti e con una forza quasi esattamente calcolata. Ha mancato un terremoto e ha dato otto falsi avvertimenti.

Non si sa ancora se lo stesso approccio funzionerà in altre località, ma lo sforzo è una pietra miliare nella ricerca per la previsione dei terremoti guidata dall’intelligenza artificiale.

“Prevedere i terremoti è il Santo Graal”, ha dichiarato Sergey Fomel, professore dell’UT’s Bureau of Economic Geology e membro del team di ricerca. “Non siamo ancora vicini a fare previsioni per qualsiasi parte del mondo, ma i risultati ottenuti ci dicono che quello che pensavamo fosse un problema impossibile è risolvibile in linea di principio”.

La prova faceva parte di un concorso internazionale tenutosi in Cina, in cui l’intelligenza artificiale sviluppata dalla UT si è classificata al primo posto tra 600 altri progetti. La partecipazione dell’UT è stata guidata dal sismologo del Bureau e principale sviluppatore dell’IA, Yangkang Chen. I risultati della sperimentazione sono pubblicati sulla rivista Bulletin of the Seismological Society of America.
I ricercatori sono fiduciosi che in luoghi con solide reti di rilevamento sismico, come la California, l’Italia, il Giappone, la Grecia, la Turchia e il Texas, l’intelligenza artificiale potrebbe migliorare il suo tasso di successo e restringere le sue previsioni a poche decine di chilometri.