“L’ultimo miglio è effettivamente importante, uno non arriva in casa in treno e il treno non va nei supermercati per fornire le merce. E’ importante che i treni si colleghino con i porti per le merci, con i centri urbani, e che ci sia una intermodalità e una capacità di utilizzare tutti i mezzi di trasporto. Oggi soffriamo in Europa di una carenza di infrastrutture ferroviarie: negli ultimi anni, ad esempio questa estate, è esplosa la domanda di trasporto internazionale passeggeri ferroviari. Manca capacità rispetto alla domanda. Abbiamo bisogno di costruire più offerta a partire dall’infrastruttura. Un’idea che stiamo promuovendo molto a livello di ferrovie europee è la costruzione di una rete ad alta velocità che colleghi tutte le capitali d’Europa a tutti i grandi agglomerati europei. Nel momento in cui l’avremo, e richiederà un impegno di diversi anni, stimiamo che più del 50percento si muoverà in treno sulla lunga distanza. E’ una sfida importante ma in questi tempi c’è più domanda di ferrovia rispetto a tutti gli anni scorsi e abbiamo un problema ad avere tutto quello che serve per rispondere a questo”. Così Alberto Mazzola, direttore esecutivo delle Cer (Comunità europea delle compagnie e dei gestori ferroviari), a margine del convegno ‘I trasporti italiani ed europei e la sfida del 2035’, organizzato a Roma da Gea, Eunews e Fondazione Art.49.